ITALIA, BOTTE AI BAMBINI DI UNA SCUOLA MATERNA: “AIUTATECI CI PICCHIANO”

Le scuole, quelle in cui i nostri bambini trascorrono tantissime ore a settimana, rappresentano la loro seconda casa; i luoghi in cui imparano a relazionarsi con gli altri, a comportarsi, oltre che ad apprendere nuove materie stimolanti.

Spesse volte, nei miei articoli, ho parlato di maltrattamenti, ai danni dei minori, consumati all’interno delle mura scolastiche, quelle che reputiamo il porto sicuro.  Purtroppo i piccoli sono le vittime di maltrattamenti anche al di fuori delle proprie abitazioni.

Premettendo che ci sono tantissime docenti che trattano i nostri figli come se fossero i loro, ascoltandoli, comprendendoli ed aiutandoli, non solo scolasticamente parlando, mostrando tutta la loro eccezionale dedizione alla professione, c’è anche chi, purtroppo, tutto questo non lo fa.

Come in ogni settore, anche in quello dell’istruzione ci sono buoni e cattivi.  E questa volta vi parlerò di una storia dell’orrore, consumatasi in una scuola materna siciliana.

In essa, al posto di maestre, c’erano carnefici che hanno dovuto pagare, dinnanzi alla legge, per i reati dei quali si sono macchiate. Ma cerchiamo di ricostruire quanto accaduto.

La storia dell’orrore, che urta la suscettibilità della gente che i bambini li adora e che, sin dalla sua diffusione sui principali siti d’informazione, sta innescando una fortissima rabbia e un’ondata di profonda indignazione, è avvenuta in  una scuola materna di Borgetto, in provincia di Palermo. La quarta sezione della corte d’appello di Palermo, ieri, ha condannato tre maestre della scuola materna di Borgetto, un comune in provincia di Palermo, accusate di maltrattamenti nei confronti degli alunni.

La condanna a due anni è stata confermata per due maestre, una è stata condannata a due mesi per un solo episodio, mentre altre due, condannate in primo grado, sono state assolte. Una decisione, quella della Corte d’Appello, che ha modificato quanto deciso in primo grado del giudizio ma che non cancella quanto accaduto. Per ricostruire il dramma che si è consumato nella scuola materna, occorre fare un salto indietro nel tempo, al 2018.

Le mamme di alcuni bimbi frequentati tale asilo, hanno sporto denuncia ai carabinieri nei confronti delle maestre. All’epoca dei fatti, una madre raccontò alle forze dell’ordine, e fece mettere a verbale, che il figlio disabile, era rientrato a casa con un orecchio tumefatto, dicendo ai genitori che era stata la maestra a fargli del male. I carabinieri, su segnalazione delle famiglie dei piccoli frequentati la struttura scolastica, hanno immediatamente dato il via alle indagini, installando telecamere e cimici nelle aule per poter avere delle prove da esibire dinnanzi all’autorità giudiziaria.

In effetti, sulla base dei dati raccolti, che sono stati attentamente valutati, è emerso un clima dell’orrore. “Ti faccio cadere i denti”, “Ma sei scemo?”, “Io veramente a qualcuno lo ammazzo” e “La testa ti svito”. Queste sono solo alcune delle frasi con cui le maestre intimorivano i loro alunni, tutti compresi tra i 4 e gli 8 anni.

Alle minacce verbali sarebbero conseguiti maltrattamenti fisici, con schiaffi, calci, spinte, al corpo e al volto. In diversi frame si vedono i poveri minori afferrati per le braccia e per le orecchie, trascinati per le aule, costretti con la forza a stare seduti ed in silenzio. Gli investigatori,  avevano messo tutto nero su bianco, parlando di un “ clima di vessatoria prevaricazione in danno dei minori, ai quali venivano inflitte sofferenze fisiche e morali tali da rendere per loro abitualmente mortificante ed intollerabile la frequentazione della scuola materna”.