“ADDIO PICCOLO ANGELO”. IL PICCOLO ETTORE È MORTO A SOLI 4 ANNI
Mi è capitato, per lavoro, in questi anni, di entrare in un reparto oncologico pediatrico e il mio cuore è rimasto pietrificato. Ho ascoltato, intervistato, storie di genitori orfani.
Hanno perso i loro bambini, strappati via dal loro amore a causa di un brutto male, contro il quale, da piccoli grandi guerrieri, hanno combattuto sino a quando il loro cuore ha smesso di battere.
Difficile descrivere cosa si prova dinnanzi a questi piccoli, con le flebo attaccate alle braccine, senza più capelli, mentre accennano un sorriso, colorano, giocano, cercando di condurre una vita il più normale possibile.
Purtroppo capiscono perfettamente cosa sta succedendo, sono coscienti, mentre ostentano un sorriso, velato dagli occhi carichi di tristezza. Io questo l’ho letto perfettamente nei loro sguardi, pieni di paura per quello che potrebbe accadere.
In diversi ce la fanno. Per altri, invece, è il mostro ad avere la meglio, gettando nello sconforto i familiari che non si danno pace alla sola idea che il loro piccolo non ci sia più, proprio come accaduto ai genitori orfani del piccolo Ettore.
Domani pomeriggio, alle 16:00, presso la Chiesa Parrocchiale di Lodetto, ci saranno i funerali di Ettore Pandolfi. Si prevede già una chiesa colma di gente per l’ultimo saluto al bimbo di soli 4 anni, deceduto dopo aver combattuto contro il male del secolo. Una lotta estenuante, che ha portato avanti fino a che il suo fisico, messo a dura prova, e il suo cuoricino, non hanno più retto tutta la sofferenza.
Ettore ha chiuso i suoi occhietti per sempre a casa, tra le braccia del papà, dopo un lungo ricovero nel reparto di Oncoematologia degli Spedali Civili di Brescia e la notizia del suo decesso si è diffusa rapidamente, attraverso i social, lasciando gli utenti letteralmente sconvolti, increduli, dinnanzi ad un destino così crudele al quale il bimbo non è riuscito a sottrarsi.
Originario di Lodetto di Rovato, Ettore viveva lì assieme alla sua famiglia, composta da due amorevoli genitori, mamma Stefania e papà Andrea, e dal suo adorato fratellino. Una famigliola felice, distrutta da un lutto così atroce. Il piccolo, da grande guerriero, ha provato sino all’ultimo a sconfiggere la malattia che lo aveva colpito 2 anni fa.
Ettore, pochi mesi fa, quando era ricoverato nel reparto di oncoematologia, aveva provato la gioia di ricevere la visita del suo supereroe preferito, Spiderman. Amava tantissimo questo personaggio che si arrampicava ovunque con le sue ragnatele, sconfiggendo i nemici. Faceva tesoro dei suoi insegnamenti, per affrontare, con la stessa grinta, il brutto male. In quell’occasione a lui e a tutti gli altri bimbi, pazienti oncologici, era stata donata la medaglia di super eroe per il coraggio, la volontà e la forza con cui ha affrontato le faticose giornate in reparto, tra chemio, flebo, radio, prelievi, controlli.
Mattia Vilardita, il giovane volontario che aveva indossato la tuta di Spiderman per portare conforto e sollievo ai bambini malati, grazie all’associazione Abe, una delle tante associazioni che si occupano di strappare un sorriso ai piccoli sofferenti, aveva dichiarato, all’epoca: “Un piccolo guerriero che insieme alla sua famiglia sta attraversando uno di quei momenti di vita che portano a riflettere sulle cose che contano per davvero”. Il quotidiano online Prima Brescia aveva raccontato la storia del piccolo, accompagnata da alcuni scatti in cui il bimbo abbracciava il suo supereroe preferito. Oggi, purtroppo, Ettore è diventato uno splendido angelo e speriamo che tessa una ragnatela tra mondo dei vivi e Paradiso per tenersi sempre in comunicazione con la sua famiglia, distrutta dalla sua prematura dipartita.