Orrore all’asilo nido, la maestra terrorizza i bambini con la maschera di Scream: in quattro a processo
Terrorizza i bambini dell’asilo, indossando la maschera horror del personaggio di Scream. Urla in faccia ai piccoli, che piangono disperati impauriti dalle operatrici dell’asilo, che anziché farli giocare e sentire a proprio agio in assenza dei genitori, li deridono. Quattro lavoratrici di un scuola per l’infanzia in Mississipi, negli Stati Uniti, sono state denunciate con l’accusa di abusi sui minori, dopo che il video girato da qualcuno dei presenti, è finito al vaglio delle autorità.
Bambini impauriti e derisi
Sierra McCandless, Oci-Anna Kilburn, Jennifer Newman e Misty Shyenne Mills, questi i nomi delle quattro operatrici, riportate dal New York Times, ognuna di loro accusata di tre capi di imputazione per abusi sui minori. I video, finiti sui social nei primi mesi di ottobre, mostrano i bambini ospiti del Lil’ Blessings Child Care and Learning Center di Hamilton, in uno stato di grande paura, davanti a quella maschera scheletrica ed alle urla di una delle operatrici del nido.
Come se non bastasse, nel video si vede una di loro particolarmente divertita da quella scena, che di orrorifico non ha solo la maschera, bensì il comportamento ingiustificabile di chi dovrebbe tenere, anche solo per mestiere, al benessere dei bambini.
Tortura psicologica
«Corri» grida la donna ad uno dei bambini che mentre piange e chiede della mamma prova a fuggire da quella maschera scheletrica. «Sei stato cattivo. Vuoi che ti porti fuori» grida in faccia al bambino la perfida operatrice del nido. Dopo quell’evento traumatico, molti dei bambini hanno iniziato ad avere dei disturbi evidenti: chi tremava mentre mangiava, chi si coprive le orecchie appena sentiva delle urla.
Sdegno su Facebook
«Come padre e come persona che ha una grande compassione per coloro che non possono difendersi, ammetto che è stato molto difficile guardare questi video», ha scritto in un post su Facebook lo sceriffo della contea che ha avviato un’indagine all’inizio del mese di ottobre.
Sheila Sanders, la proprietaria del centro diurno, ha detto di non essere a conoscenza dei video nel momento in cui sono stati girati e di quello che è accaduto nella scuola: «Sono stati licenziati. Non ero qui in quel momento e non sapevo che lo stessero facendo». Ora si attende l’esito del processo per sapere se verranno condonnate per quel gesto insensato.