ITALIA SCUOLABUS CARICO DI BAMBINI SI RIBALTA: L’AUTISTA ERA UBRIACO

E’ di poco fa la notizia di un terribile incidente che ha visto coinvolti tanti bambini a bordo di uno scuolabus. Grande paura per i piccoli passeggeri, immediatamente soccorsi dai sanitari e dai Vigili del Fuoco, giunti sul luogo del sinistro insieme alle forze dell’ordine. I carabinieri hanno avviato da subito le indagini di rito per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

A finire nel mirino dei militari è stato ovviamente l’autista, il quale è stato subito sottoposto ad alcuni esami di rito ed ha fornito una versione dei fatti che non convince. Allertate le famiglie dei ragazzini, terribilmente preoccupate per quanto accaduto. Purtroppo si registrano feriti: ecco gli ultimi aggiornamenti.

L’ACCADUTO

Erano ben 9 i bambini a bordo dello scuolabus che si è ribaltato nel veronese. E’ successo nella periferia del piccolo comune di Minerbe, dove improvvisamente l’autista del mezzo ha perso il controllo del veicolo finendo fuori strada. Lo scuolabus si è ribaltato, ferendo lo stesso autista ed alcuni piccoli passeggeri, trasportati tutti in ospedale.

L’autista è stato sottoposto ad alcuni esami che hanno fatto emergere un tasso alcolemico di 1,5 grammi per litro, decisamente superiore al limite consentito. Tra l’altro, se per gli automobilisti vi è un limite di tolleranza di 0,5, per gli autisti professionali e gli operatori di trasporto, il livello di alcol nel sangue deve essere assolutamente nullo. Inoltre, l’autista avrebbe fornito una versione dei fatti poco attendibile e contraddittoria, dichiarando di aver scansato all’ultimo un’altra vettura poi dileguatasi; un’affermazione che non trova riscontro nei rilievi sul posto, dove non si registrano per esempio segni di frenata.

Per quanto riguarda le condizioni di salute dei bambini, sono stati tutti dimessi dall’ospedale con una prognosi di 10 giorni. Una bambina era stata persino trasportata d’urgenza in ospedale in elisoccorso per un sospetto trauma cranico. Sospiro di sollievo per le famiglie, che hanno davvero temuto il peggio per i loro piccoli.