GUERRA NUCLEARE, LA NOTIZIA È STATA APPENA CONFERMATA. SI CORRE AI RIPARI: COSA STA PER ACCADERE

Dopo più di 30 anni dalla fine della guerra fredda si ripresenta improvvisamente il rischio di un’apocalisse nucleare. Basterebbero pochi minuti per autodistruggerci e porre fine alla vita su questo pianeta. Ne sono ben consapevoli i leader dei maggiori Paesi del mondo, i quali lanciano ora l’allarme di quello che potrebbe succedere.

Le tensioni nell’est Europa continuano a crescere in modo preoccupante, da una parte la Russia continua imperterrita le operazioni militari in Ucraina e, quest’ultima, forte dell’appoggio incondizionato dell’occidente, non intende cedere di un millimetro. Il risultato è una polveriera pronta ad esplodere e deflagrare in una catastrofe senza precedenti.

LA MINACCIA ATOMICA

A lanciare l’allarme è il presidente americano Biden, il quale si è espresso con toni molto preoccupanti in occasione di un evento per la raccolta di finanziamenti elettorali per i candidati democratici alle elezioni midterm. “Per la prima volta dalla crisi dei missili a Cuba dobbiamo affrontare la minaccia dell’apocalisse nucleare“, questo il commento del Capo della Casa Bianco sull’attuale situazione geopolitica.

Secondo il presidente americano, per Putin la guerra non starebbe andando così come aveva previsto, perciò potrebbe fare ricorso alle armi di distruzione di massa per trovare una via d’uscita soddisfacente sia per lui che per il suo Paese: “C’è un tipo che conosco abbastanza bene. Non sta scherzando, quando parla del potenziale uso di armi nucleari tattiche, biologiche o chimiche, perché il suo esercito, come dire, sta offrendo una prestazione significativamente più bassa delle attese“.

Qualora l’orso russo decidesse davvero di ‘risolvere’ la questione con le armi nucleari, a quel punto sarebbe difficile prospettare scenari diversi da un inevitabile Armageddon. Per il momento si tratta solo di ipotesi nefaste, alle quali si spera che la Russia non dia effettivamente seguito, forse dissuasa dalle parole di Biden, interpretabili come un ammonimento a Putin a non spingersi troppo oltre.