“Ci pensiamo noi all’Italia”: scoppia l’ira del Colle, “cancellata” la Francia dopo le indegne parole contro Giorgia Meloni
Anche Sergio Mattarella è intervenuto sulla “vigilanza” di alcuni esponenti di governo stranieri sull’Italia. Il caso è ormai ben noto: riguarda Laurence Boone, ministra francese che ha rilasciato alcune dichiarazioni a Repubblica che hanno fatto arrabbiare non solo Giorgia Meloni e il centrodestra, ma tutto il Paese. “Lavoreremo con Roma, ma vigileremo sul rispetto dei diritti e delle libertà”, è la frase incriminata.
“L’Italia sa badare a se stessa nel rispetto della sua Costituzione e dei vari dell’Unione europea”, è stata la risposta del presidente della Repubblica a chi gli chiedeva un commento su questa ingerenza della ministra francese. A stretto giro di posta sono arrivate anche le dichiarazioni di Giorgia Meloni: “Penso che qualunque italiano possa sentirsi rappresentato dalla segnalazione che l’Italia, come correttamente detto, è in grado perfettamente di badare a se stessa, senza ingerenze. Siccome non era la prima volta, penso fosse necessario ribadire che in nessun Trattato c’è scritto che compete a una nazione straniera vigilare sul rispetto dei diritti in un’altra”.
Prima di Mattarella anche il premier uscente Mario Draghi aveva sgomberato il campo da ogni dubbio: “Quando c’è un cambio di governo – ha dichiarato ai microfoni dei cronisti presenti a Praga – c’è molta curiosità, ma non preoccupazione. C’è rispetto della scelta degli italiani e curiosità di sapere quale sarà l’evoluzione del governo, ma in politica estera la linea dell’Italia dovrebbe essere invariata”. Inoltre Draghi ha toccato alcuni argomenti importanti, come quello del sostegno all’Ucraina: “Si sta tornando a parlare di ricostruzione, ci sarà una grande conferenza in Germania per un piano di ricostruzione. Sull’Ucraina c’è grande unità, molti si sono lamentati per una propaganda russa nei loro Paesi più aggressiva. Sull’energia le cose si stanno muovendo. La Commissione presenterà al Consiglio del 19 ottobre una proposta in cui i tre elementi – tentare di diminuire i prezzi, avere un elemento di solidarietà nel meccanismo e inizio della riforma del mercato dell’elettricità – ci saranno”.