DENISE PIPITONE, SPUNTA LA NUOVA INTERCETTAZIONE: COSA È EMERSO
Il caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004 e mai più ritrovata è uno di quei casi che attendono ancora una soluzione. Un fatto che torna a far parlare di sé molto spesso, visto che la madre, Piera Maggio, da allora non si è mai arresa e ha cercato in ogni dove la bambina. In questi anni ci sono state diverse persone indagate per la sparizione della bambina, ma tutti i sospettati hanno avuto alibi di ferro e quindi le inchieste sono arrivate sempre ad un punto morto.
Difficile dire oggi che caratteristiche avrebbe Denise, ma la madre e il padre, Piero Pulizzi, sostengono da sempre che la loro figlia sia viva. Ad oggi Denise avrebbe poco più di 20 anni, quindi sarebbe una ragazza e non più una bambina. Sono stati diversi i presunti avvistamenti della bimba sparita da Mazara del Vallo, ma tutte le ricerche condotte fino ad ora hanno dato esito negativo. In queste ore si è tornato a parlare del caso.
NUOVE INTERCETTAZIONI
Negli scorsi mesi pareva che il caso stesse prendendo una piega diversa, visto che si era vociferato circa una ragazza che assomiglierebbe a Denise. Gli esami del DNA su questa persona hanno però dato esito negativo, si è quindi aperta anche la pista che la bimba fosse stata rapita da gente di etnia rom.
Queste ricerche, come le altre, sono arrivate però ad un punto morto: all’epoca una guardia giurata in servizio a Milano notò una ragazza all’interno di un gruppo di presunti rom, la quale si chiamava Danas. Le forze dell’ordine in quel caso si attivarono, ma recandosi ad una festa non ebbero traccia nè della madre, nè della bambina.
La trasmissione “Ore 14” condotta da Milo Infante su Rai 2 in questi giorni è tornata a parlare del caso di Denise Pipitone, portando all’attenzione un altro particolare riguardo altre intercettazioni. “Allo stato attuale si sconoscono le risultanze emerse dalle intercettazioni in corso, ritenuto che non è stato ancora possibile all’individuazione d’interprete conoscente la lingua da questi parlata”– così recita un comunicato. In pratica non si conosce il contenuto di queste conversazioni perchè non sono state tradotte ancora da un interperete. “Ore 14” , viste le circostanze, chiede quindi di poterle riportare all’attenzione degli inquirenti.