Non bastava il Covid, che continua a destare apprensione tra la popolazione mondiale, adesso come si stanno arrivando nuove malattie, come il vaiolo delle scimmie, provocata dal Monkeypox virus. E in queste settimane gli esperti sono preoccupati per l’arrivo dell’autunno e per il ricominciare della stagione influenzale. Quest’anno secondo gli esperti Covid e influenza potrebbero essere concomitanti, provocando quindi anche un livello di aumento per quanto i ricoveri ospedalieri.
Per questo dal Ministero della Salute fanno sapere che resta importante vaccinarsi contro Covid e influenza, cosa che si può benissimo fare anche nella stessa seduta, senza rischi particolari. Ma altre patologie si affacciano all’orizzonte anche alle nostre latitudini, come ad esempio la cosiddetta influenza australiana, una malattia provocata dal virus H3N2. Vediamo di cosa si tratta e quali sono i sintomi.
INFLUENZA AUSTRALIANA, PRIMI CASI IN ITALIA
Secondo quanto riferisce la stampa locale e nazionale, anche in Italia in questi giorni sono stati riscontrati i primi casi di influenza australiana. All’ospedale pediatrico Bambino Gesù sono infatti stati identificati già ben 16 casi del virus H3N2. Si tratta di una malattia che può provocare anche casi gravi.
Dobbiamo precisare, però, che a differenza del Covid questa malattia era già conosciuta da decenni e sono disponibili dei vaccini. Esiste un protocollo di cura specifico per questa malattia. Pierluigi Bartoletti, segretario romano della Federazione Italiana Medici di medicina generale, ha riferito che questa situazione è da attenzionare. “Si rischia la tempesta perfetta tra Covid e altre forme di influenza stagionale e dal 1 ottobre partirà la campagna vaccinale” – queste le parole di Bartoletti.
I sintomi dell’influenza australiana sono quasi identici a quelli che causa una delle varianti Omicron del Covid, ovvero stanchezza, dolori a ossa e muscoli e febbre, oltre a eventuali problemi all’apparato respiratorio e gastro-intestinale. “Senza voler fare allarmismi ma la situazione è da tenere sotto la massima attenzione altrimenti diventa preoccupante perchè ci sono stati tanti casi in poco tempo in Australia e questa forma influenzale può causare polmoniti anche batteriche” – questa la conclusione di Bartoletti.