PER 14 ORE AL GIORNO NON FACEVA CHE DORMIRE, LA SCOPERTA CHOC

Si fa presto a dire ai giovani di esser pigri, di non aver voglia di far nulla, facendo di tutta l’erba un fascio. Ci sono, purtroppo, casi bollati come apatia, fannullaggine che sottendono problemi ben più seri.

Chi è più in avanti con gli anni, ritiene i giovani fortunati, quasi “immortali”, senza mettere in conto che il destino, nella vita di ognuno, ha un ruolo cruciale e che non sempre è così.

Basta fare un salto nei reparti oncologici per rendersi conto delle vittime di tumore. In tanti sono bambini e ragazzi giovanissimi. Basta leggere, documentarsi, informarsi, per capire l’effimera durata della vita.

Per cui, prima di additare qualcuno come nullafacente, scansafatiche, apatico, occorre scavare dentro, capire le cause del suo malessere che, spesso, vengono anche fraintese dagli stessi medici.

In particolare, in tutto il web si è diffusa la triste storia di una giovanissima ragazza, protagonista, suo malgrado, di un qualcosa di davvero raggelante per i più sensibili a tematiche forti, come gravi malattie.

Il suo nome è Courtney Nettleton e la sua storia ha fatto il giro del mondo, suscitando sgomento e facendo rabbrividire tutti coloro che hanno avuto modo di leggerla attentamente. Courtney dormiva 14 ore al giorno, avvertendo una forte sensazione di stanchezza. Questo malessere, che si è andato ad intensificare, l’ha portata a rivolgersi al suo medico di famiglia, con la speranza che potesse delucidarla su quell’apatia che la colpiva nell’arco della giornata, inficiando la sua quotidianità.

Ma il medico l’ha liquidata dicendole che la sua era semplicemente pigrizia. La 20enne, senza parole dinnanzi a quel modo frettoloso di porre fine alle sue domande, sempre più determinata ad andare a fondo al suo problema, si è sottoposta a svariati esami di controllo, risultati tutti negativi . A quel punto, Courtney è entrata nell’ottica di trovarsi in una fase delicata della sua vita, fiduciosa che tutto si sarebbe risolto in breve. Contrariamente alle sue ottimistiche aspettative, le sue condizioni di salute si sono aggravate, sino alla comparsa di un nodulo sul collo.

Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che la giovane fosse affetta da un tumore alla tiroide. Una diagnosi agghiacciante, arrivata dopo visite ed esami approfonditi, per procedere all’intervento chirurgico e alle terapie post operazione, necessarie per salvarle la vita. Quella sensazione di malessere che i medici avevano scambiato per pigrizia e che la pervadeva per tutto il giorno, facendola sentire incompresa, bugiarda, scansafatiche, era reale, essendo stata colpita dal cancro.

I suoi sintomi sono andati gradualmente a peggiorare. Dalla stanchezza, è passata alla dispnea, alla rigidità del collo, alla formazione di acne, ad un malumore persistente, a vampate di calore… tutti sintomi facilmente attribuibili, per chi non è esperto nel settore medico, a malesseri di poco conto, magari legati agli ormoni, alla giovane età.

Solo attraverso un esame strumentale, ossia tramite l’ecografia alla tiroide, è stato possibile rendersi conto del tumore, asportarlo e procedere a cicli molto forti di radioterapia. Purtroppo il mostro è tornato e la 20enne si è dovuta sottoporre nuovamente ad intervento. Ora è in attesa di ricevere l’esito della biopsia e non posso che augurarle di aver vinto per sempre la sua più grande battaglia.