FATE ATTENZIONE A QUESTI ALIMENTI, SONO PERICOLOSI PER LA SALUTE: ECCO COS’HANNO SCOPERTO

Tutti noi ci teniamo alla nostra salute, per questo spesso facciamo molta attenzione a ciò che mangiamo. Si sa che agli italiani mangiare piace molto, uno dei piatti preferiti ad esempio da tutti è la pizza: chi, almeno una volta a settimana, non si concede questo squisito alimento. Ma come diceva un vecchio proverbio “noi siamo ciò che mangiamo”. Spesso non ci facciamo caso, ma la nostra salute dipende anche dalla nostra alimentazione.

Se si consumano ad esempio molti grassi o bevande alcoliche c’è il rischio ad esempio di andare incontro a spiacevoli conseguenze, come ad esempio la crescita esponenziale dei trigliceridi e del colestorolo. Per questo dobbiamo consumare con parsimonia alimenti molto complessi, come gli insaccati. Un recente studio incrima però alcuni alimenti all’apparenza insospettabili, si tratta di cibi che possono farci ammalare. Vediamo di quali si tratta.

ATTENZIONE A QUESTI CIBI

Lo studio di cui vi stiamo per parlare è stato realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS). I ricercatori hanno monitorato circa 22mila persone per un lasso di tempo di 12 anni osservando il loro comportamento alimentare. Quello che è emerso è sorprendente.

In sostanza dallo studio è emerso che i cibi più elaborati sono i più pericolosi per la nostra salute“I nostri risultati confermano che il consumo sia di alimenti di scarsa qualità nutrizionale che quello di cibi ultra-processati aumenta in modo rilevante il rischio di mortalità, in particolare per le malattie cardiovascolari. Quando però abbiamo tenuto conto congiuntamente sia del contenuto nutrizionale della dieta che del suo grado di lavorazione industriale, è emerso che quest’ultimo aspetto è quello più importante nell’evidenziare il maggiore rischio di mortalità” – questo si legge in una nota dell’ I.R.C.C.S Neuromed.

Ad essere pericolosi sono tutti quelli alimenti che hanno un grado di lavorazione maggiore, e tra questi rientrano le appunto insospettabili gallette di riso, la bresaola e anche le fette biscottate. Per questo i ricercatori affermano che c’è bisogno di integrare l’attuale sistema delle etichette affisse sui prodotti: nelle stesse, secondo gli esperti, bisognerebbe anche annotare il grado di lavorazione degli alimenti, in modo che il consumatore possa scegliere quale tipo di prodotto acquistare, se molto lavorato o meno.