RUSSIA E UCRAINA HANNO FIRMATO, È APPENA ARRIVATA LA SVOLTA

Sono quasi 150 giorni dallo scoppio delle atrocità in Ucraina, da quel 24 febbraio in cui iniziavano i bombardamenti. Da allora è stata tutta un’escalation di morti di civili, distruzioni, devastazioni.

Non vi è alcuna pietà. La crisi umanitaria ed economica va avanti, non ci sono cenni positivi, neppure un barlume di ottimismo, né una piccolissima luce infondo al tunnel.

La strage continua, non risparmia nessuno e le ripercussioni di quell’orrore, degli scenari surreali che vediamo attraverso i media, sono una lacerante ferite in tutti noi.

Speriamo ogni giorno in una buona notizia, nella tanto auspicata pace, nell’auspicato accordo che ponga fine ai conflitti, alle ostilità in corso, e che riporti un poco di serenità in un mono già duramente messo alla prova.

Il Covid sta seminando terrore e a questo, come se non bastasse, si è aggiunta la complessa situazione tra Russia e Ucraina. Intanto i giorni scorrono, il tempo passa e della tregua neanche l’ombra.

Ma proprio ora è arrivata la notizia di una svolta che ha portato all’intesa tra Ucraina e Russia, che firmeranno un accordo oggi a Instanbul. Proprio nella città turca, oggi verrà firmato un accordo che consentirà il trasporto del grano ucraino attraverso il porti del Mar Nero attualmente bloccati dalla marina militare russa.

Si tratta della prima intesa tra Mosca e Kiev dall’inizio dei conflitti, ossia dal famoso 24 febbraio, che verrà firmato alla presenza del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. L’Annuncio è arrivato dall’ufficio del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, grande mediatore dell’intesa, che verrà sottoscritta dalle delegazioni russa e ucraina nel sontuoso Palazzo Dolmabahce, sullo Stretto del Bosforo.

Si tratta di un’intesa che già aleggiava, dato che Putin aveva parlato di progressi sull’esportazione di grano ucraino. Così si è arrivati alla svolta. Ibrahim Kalin ha dichiarato: “L’accordo sull’esportazione di grano, di fondamentale importanza per la sicurezza alimentare globale, sarà firmato a Istanbul sotto gli auspici del presidente Erdogan e del segretario generale dell’Onu Guterres insieme alle delegazioni ucraina e russa”.

Secondo le stime, circa 25 milioni di tonnellate di grano e altri cereali sono bloccate nei porti ucraini. Un blocco che ha provocato una crisi alimentare mondiale. I dettagli del piano non sono stati resi noti ma il piano provvisorio prevede controlli congiunti delle navi in partenza e in arrivo nei porti del Mar Nero e un meccanismo per garantire la sicurezza delle rotte di trasferimento.

Intanto la paura è quella del nucleare, e di un possibile incidente  alla centrale di Zaporizhzhia, al centro dei combattimenti. Gli ucraini hanno accusato i russi di volere utilizzare l’impianto per immagazzinarvi missili, carri armati ed esplosivi. Mosca, dal canto suo, ha invece affermato che le forze di Kiev, con i loro attacchi al sito, puntano a provocare “un disastro nucleare in Europa”. Il clima di terrore continua e tutte le paure non si placano nemmeno per un possibile allargamento del conflitto che porti ad uno scontro atomico tra Russia e Nato. La situazione è davvero delicatissima.