UN DOLORE TROPPO GRANDE: “CANCELLATI TUTTI I CONCERTI DOPO LA MORTE DEL FIGLIO”
Ci sono tragedie improvvise che ti distruggono per sempre. La peggiore, secondo me, è la morte di un figlio. Se la cronaca ci sta riportando alla luce, sempre più spesso, casi di piccoli uccisi per mano dei loro genitori o parenti che, più di tutti avrebbero dovuto proteggerli, in altri casi i genitori, nonostante il troppo amore verso la loro prole, finiscono con l’auto colpevolizzarsi.
La perdita di un figlio è come se fermasse il tempo. Bastano pochi attimi per inghiottire il passato e il futuro, cercando di sopravvivere ad un dolore così lacerante, vivendo del profumo del proprio figlio deceduto, ancora impresso sugli ultimi indumenti indossati, guardando le sue foto, tenendo stretto forte a sé il cuscino su cui ha dormito per la sua ultima volta.
Perdere un figlio, per molti, è qualcosa di innaturale e mai nessuno può dire di essere davvero preparato o pronto per affrontare un evento così straziante. Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, ha dichiarato che la perdita di un figlio “è un’esperienza talmente devastante che toglie il senso della vita a chi l’ha sperimentata”.
La morte non risparmia nessuno, non fa distinzione tra ricchi e poveri, tra chi, apparentemente, è più fortunato e chi, invece, non lo è, perché tutti sono messi sullo stesso piano. Non è importante che si tratti di vip, di personaggi da red carpet, o di comuni mortali. Il dolore è analogo.
Così come il senso di vuoto incolmabile, di colpevolizzazione per non essere riusciti ad evitare il peggio, in caso di morte improvvisa e non legata da una lunga malattia.
Questo è quanto sta accadendo ad una bravissima cantante irlandese, Sinéad O’Connor, oggi 55enne, che ha fatto sognare intere generazioni con il suo successo mondiale Nothing Compares to U’, con cui si è esibita sui palchi di tutto il mondo dal 1990 al 2015. La vita dell’artista è piuttosto travagliata, ricca di stravolgimenti.
Come i suoi fan sapranno benissimo, nel 2000 lasciò l’industria discografica dopo essere stata ordinata prete da un movimento cattolico indipendente, per poi tornare alla sua passione per la musica, senza mai riuscire a raggiungere il successo di prima. Nel 2018, quindi di recente, si è convertita all’Islam e ha cambiato nome in Shuhada Dauit, fino a quando la sua vita è stata stravolta da una tragedia immane.
La cantante annunciò il ritrovamento del corpo senza vita del figlio attraverso un toccante messaggio sui social: “Il mio bellissimo figlio, Nevi’im Nesta Ali Shane O’Connor, vera luce della mia vita, ha deciso di porre fine alla sua lotta terrena e adesso è con Dio. Possa riposare in pace e nessuno seguire il suo esempio. Il mio bambino. Ti amo così tanto. Riposa in pace, ti prego” . Il suo giovane figlio 17enne si era suicidato a Wicklow, dopo essere fuggito da un centro psichiatrico nel quale si trovava sotto sorveglianza, dopo aver manifestato tendenze suicide.
Sinéad, subito dopo il suicidio del figlio, travolta dalla disperazione, ha subito un ricovero in ospedale in quanto, in preda ad uno stato emotivo comprensibilmente alterato, aveva postato su Twitter messaggi molto preoccupanti: “Ho deciso di seguire mio figlio. Non c’è motivo di vivere senza di lui”, “E’ colpa mia, non di un altro”, “Sono un disastro dal giorno in cui sono nata”. Messaggi, per fortuna, dopo i quali la cantante si è scusata con i suoi fan, dicendo che avrebbe trascorso del tempo in ospedale per essere aiutata a superare il lutto. Ora è arrivata un’altra forte notizia: quella della cancellazione di tutti i suoi concerti del 2022 per la sua salute e il proprio benessere, a seguito della morte del figlio Nevi’im Nesta Ali Shane, avvenuta lo scorso gennaio.
Lo staff della cantante, sui social, ha scritto: “Comunichiamo che a causa del processo di lutto in corso, Sinéad è stata informata che sarebbe più salutare per lei prendersi il resto dell’anno libero e speriamo di riprogrammare gli spettacoli per il 2023 quando si sentirà più forte. Questa non è stata una decisione facile per Sinead ma, dopo essere stata informata, una decisione che ha dovuto prendere per la propria salute e il proprio benessere in questo momento”. Il messaggio è stato seguito dai ringraziamenti e dagli apprezzamenti all’agenzia mondiale di Sinead ICM, ai promotori locali e internazionali, agli amici e ai fan della cantante che hanno mostrato, in questi mesi così delicati per lei, tutto il loro conforto, sostegno e affetto.