“Ominicchi, fo**uti vigliacchi!” Mascherine obbligatorie ai seggi, solo Gianluigi Paragone ha avuto le palle per dirglielo in faccia
Per il voto alle elezioni amministrative 2022 e al referendum sulla giustizia del 12 giugno bisognerà recarsi al seggio indossando la mascherina, oltre a rispettare altre regole anti-Covid come percorsi di ingresso e d’uscita identificati con un’apposita segnaletica, sanificazione delle mani, distanziamento personale di almeno un metro e via dicendo. Insomma, rispetto a un anno fa per i ministeri dell’Interno e della Salute non è cambiato niente.
Eppure la situazione pandemica non è la stessa di un’estate fa, i contagi e gli altri indicatori del Covid sono in calo e non sono previste impennate, almeno prima dell’autunno per il quale i virologi hanno cominciato a parlare con una certa preoccupazione della variante Omicron 5, che sarebbe ancora più contagiosa delle precedenti.
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La riproposizione delle regole anti-Covid da piena pandemia anche al prossimo electron day non manca di scatenare feroci polemiche con in testa il leader di Italexit Gianluigi Paragone. Il parlamentare in un tweet incendiario pubblicato sul social network, martedì 7 giugno, se la prende con Mario Draghi, Roberto Speranza, Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Per Paragone i leader di Lega e 5Stelle, il premier e il ministro della Salute e “ominicchi vari, ci impongono la #mascherina per andare a votare”. L’attacco culmina con una sciabolata scritta in stampatello: “SIETE DEI FOT***I VIGLIACCHI!!!!”.
Da capire se la riproposizione delle regole anti-Covid al seggio mentre in molte attività anche al chiuso è caduto l’obbligo da tempo avrà un peso sull’affluenza al voto che, almeno per i referendum, non si prevede altissima e mette a rischio il quorum necessario.