Dermatologo condannato, aveva scambiato un tumore maligno per una verruca e la donna è morta dopo 2 anni
Dermatologo condannato. Quello che il suo medico credeva fosse soltanto una verruca sul braccio, in realtà si è rivelato essere un tumore maligno. Scoperto quando ormai era troppo tardi, per una donna di 63 anni non c’è stato più nulla da fare.
Si chiude così una vicenda che per ben due volte ha rischiato di essere archiviata dalla procura per la mancanza di un legame diretto tra le visite del professionista e lo sviluppo del tumore e delle metastasi che hanno portato poi alla morte della donna.
Ma i familiari si sono opposti e oggi possono festeggiare un minimo di giustizia per questa triste vicenda. Come raccontato da Fanpage tutto ha avuto inizio il 30 Maggio 2012 quando la donna era andata a farsi visitare dopo aver notato un neo sul braccio. Come si legge nelle carte processuali, la diagnosi era: “Neo pigmentato braccio destro misura 4 millimetri, bordi regolari, colore omogeneo”.
Dermatologo condannato, aveva prescritto una cura con crema solare
Si prescriveva una protezione antisolare, e non si richiedevano ulteriori controlli. Dopo due anni, nel 2014, la signora è tornata a controllo perché quel nero era diventato più grande e le dava prurito.
Anche allora si trattava di “verruca seborroica che misura un centimetro, rilevata, che talora provoca prurito. Lesione benigna. Si può asportare”. La terapia prescritta prevedeva l’applicazione di una crema, senza richiedere ulteriori controlli.
“Se la diagnosi fosse stata anticipata anche solo al 2014, la donna avrebbe avuto elevate possibilità di sopravvivenza” – ha detto il legale.