Burioni e il vaccino Moderna: “Ecco perché il virus è finito”
“Se il dato è confermato, il virus è finito”. A dirlo è il virologo Roberto Burioni che, con grande grande entusiasmo, commenta la notizia proveniente dagli Stati Uniti circa l’efficacia del vaccino Moderna. Il candidato americano per sconfiggere il Coronavirus funziona al 94%, una vera e propria manna di questi tempi.
“Il vaccino Moderna sembra bloccare anche la trasmissione virale”, scrive il virologo sulla suo profilo Facebook, “Escono dati in continuazione e io devo studiarli perché dopodomani devo fare una lezione ai miei studenti proprio su questi vaccini. Appena uscito un documento dove ci sono dati preliminari molto incoraggianti: il vaccino Moderna sembrerebbe bloccare anche la trasmissione del virus”.
L’efficacia del vaccino Moderna è rivelata in un report di 54 pagine diffuso dalla Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici dipendente dal Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Usa. Le osservazioni dello staff di esperti sugli effetti del candidato d’oltreoceano aprono la strada al via libera delle autorità americane al vaccino e sono contenute in un rapporto pubblicato prima del voto definitivo dell’ente regolatorio atteso per il 17 dicembre. La scorsa settimana la Fda aveva già approvato l’utilizzo, in via emergenziale, del vaccino simile di Pfizer.
“I nuovi dati sul vaccino Moderna sono entusiasmanti – continua Burioni con un intervento sul sito MedcialFacts, la rivista di informazione scientifica di cui è fondatore –e aprono la porta alla speranza di sferrare un colpo mortale al coronavirus. Un po’ come quello inferto a suo tempo per la poliomelite”. “Ieri – spiega il virologo – il comitato interno della Fda ha dato luce verde anche al vaccino Moderna, concettualmente simile a quello Pfizer/BionTech, già approvato e già in uso in diversi Paesi. I dati di efficacia e di sicurezza non sono molto diversi da quelli del vaccino Pfizer e questo è molto importante, perché avere due studi separati, con due vaccini separati, che forniscono su due popolazioni indipendenti risultati estremamente simili è di grande conforto e ci fa sperare che i risultati siano, come sembra, estremamente affidabili”.