Coronavirus, Italia beffata dai fondi Ue: prendono più soldi Ungheria e Polonia
Ad oggi, i contagiati in Italia di coronavirus sono 21.157, di cui 1.966 ospedalizzati e 1.441 morti.
Nella triste classifica, in Europa seguono Spagna (6.391 positivi), Germania (4.649) e Francia (4.499). Per far fronte all’emergenza coronavirus, la Commissione europea, lo scorso Il 10 marzo, ha annunciato che il lancio di una un’iniziativa rivolta ai sistemi sanitari, alle Pmi, ai mercati del lavoro e ad altre parti vulnerabili delle economie degli Stati membri dell’Ue. La Commissione ha proposto un intervento di 25 miliardi (“Corona response Fund”) estratti dal bilancio della Commissione per dare liquidità alle imprese. Circa 8 miliardi sono stati stati subito stanziati e approvati dal Parlamento europeo.
Tuttavia, come spiega Europa Today, anche se il nostro è il Paese più colpito dall’epidemia di Covid-19, nella classifica dei Paesi beneficiari di queste risorse stanziate dalla Commissione europea l’Italia è solamente quarta. A ricevere più soldi del nostro Paese, al quale spettano 853 milioni di euro, sono la Spagna (1,16 miliardi), la Polonia (1,12 miliardi) e l’Ungheria (855 milioni): incredebile se si pensa che, ad oggi, la Polonia conta 68 contagiati e l’Ungheria appena 25. Da parte di Bruxelles, infatti, non c’è alcuna iniezione di “denaro fresco”: si tratta, in realtà, di “fondi dormienti” già presenti nelle casse delle regioni e degli enti locali italiani. Risorse che – secondo le regole di Bruxelles – andrebbero restituite all’Unione europea. Per fronteggiare l’emergenza, tuttavia, la Commissione europea ha deciso di non chiederci indietro quei soldi che ora ci servono come il pane per acquistare mascherine, respiratori e altre attrezzature.
Foreign Policy: “Italia abbandonata dall’Unione europea nel momento del bisogno”
Come scrive anche l’autorevole rivista americana Foreign Policy, l’Italia è stata abbandonata dai Paesi europei nel momento del bisogno. “Si potrebbe pensare che i paesi membri dell’Unione Europea inviino ai loro amici italiani alcuni rifornimenti vitali, soprattutto perché gli italiani lo hanno chiesto. Non hanno inviato nulla” sottolinea Foreign Policy. “La vergognosa mancanza di solidarietà dei paesi dell’Ue con gli italiani indica un problema più grande: cosa farebbero i paesi europei se uno di loro dovesse affrontare una crisi ancora più grave?“.
Come sottolinea Fp, ad oggi nessun singolo stato membro dell’Ue ha inviato all’Italia le forniture necessarie. “Questo è tragico – spiega la rivista – per un Paese con 21.157 infezioni da coronavirus e 1.441 morti al 14 marzo e con il personale medico che lavora in gravi carenze di forniture“. D’altro canto, l’Italia ha già avuto un assaggio della totale mancanza di solidarietà europea. “Durante la crisi dei rifugiati del 2015 – scrive Foreign Policy –circa 1,7 milioni di persone sono arrivate sul territorio dell’UE, principalmente in Italia e in Grecia (con Germania e Svezia le destinazioni più comuni), ma nel 2017 alcuni Stati membri dell’UE si stavano ancora rifiutando di accettarle nell’ambito di un programma di solidarietà”. La verità è che nel momento più buio, i Paesi europei ci hanno lasciato soli. Ancora una volta.