IERI NESSUNO HA RICORDATO PAMELA E DESIRÉE: DONNE VITTIME DELLA VIOLENZA
Nel giorno internazionale contro la violenza sulle donne, che serve ad instillare nel maschio una sorta di senso di colpa globale per qualcosa che non esiste, si è fatto di tutto invece di ricordare le vere donne vittime della violenza.
Infatti, nessuno ha ricordato le vittime della violenza più brutale in Italia negli ultimi anni: Pamela e Desirée.
E non è un caso: a loro, agli speculatori del ‘femminicidio’, la manfrina serve per altri scopi, non per aiutare le vittime o, ancora meglio, per evitare che le vittime diventino tali. E quindi: coprire, silenziare, nascondere. E mentire:
Molto meglio inventarsi bufale sui maschi italiani violenti. Invece che descrivere la realtà di maschi africani che fanno a pezzi ragazzine italiane o fanno la fila per stuprarle.
Volete salvare le donne dalla violenza? Fermate l’immigrazione.
Dobbiamo essere ripetitivi, ma se davvero volete proteggere le donne dalla violenza, allora c’è una sola strada: diminuire il numero di immigrati in Italia, visto che sono loro a commettere, in numero spropositato, il numero maggiore di violenze contro le donne.
Da un monitoraggio effettuato dal ministero della Giustizia, partendo dall’esame di 417 sentenze rappresentative del 60% dei casi di violenza sulle donne, tra il 2012 e il 2016, emerse che l’85% dei casi (355 su 417) erano classificabili come ‘femminicidi’.
Che sappiamo dalle statistiche attuali essere un fenomeno residuale e in costante calo:
Comunque. Nel 98% dei casi l’autore del reato è un uomo e la nazionalità dell’autore conferma la prevalenza di immigrati visto che gli italiani (92% della popolazione) rappresentano il 74% di chi commette questo reato. Ovviamente gli Zingari e i ‘nuovi italiani’ sono inclusi come ‘italiani’. Ma i media, anche in questo caso, preferiscono pubblicare il falso:
Tradotto: ci sono bastardi italiani, ma i bastardi, tra gli immigrati, sono 4 volte di più.