La Corea del Nord contro l’Italia: “Pagherete a caro prezzo per…”
Ormai i conflitti sono all’ordine del giorno e quelli congelati che, da un momento all’altro, possono inasprirsi, sono sempre più frequenti, rendendo la situazione, a livello internazionale, davvero molto delicata e tesa. Come se già tutto ciò che sta accadendo nel mondo non fosse, di suo, preoccupante, a gettare nuova benzina sul fuoco si è messa la penisola coreana.
Dal 14 ottobre, essa va ad aggiungersi al lungo elenco delle zone del globo in cui sono in corso situazioni davvero incandescenti, che preoccupano le autorità internazionali poiché bastano pochi istanti a che la miccia si trasformi in boato. Tutto è partito dalla denuncia, da parte della Corea del Nord, di un volo non autorizzato sui cieli della capitale da parte di droni sudcoreani, che avrebbero sganciato alcuni volantini.
La situazione è andata, via via, precipitando, e lo scenario si è fatto sempre più preoccupante per le organizzazioni delle nazioni unite. Analizzando cosa sta avvenendo, gli esperti non hanno dubbi.
Nella penisola coreana i fatti attuai sono i più gravi della storia del paese, forse paragonabili solo al 1950, quando prese il via il primo conflitto della guerra fredda, finito nel 1953 con un armistizio, ma senza un trattato di pace. Questo significa che, sotto l’aspetto tecnico, le due Coree sono ancora in stato di scontro tra loro.
Ora la Corea del Nord è andata contro l’Italia, e si parla di un caro prezzo da pagare ma per cosa?
La Corea del Nord si è riavvicinata alla Russia, e ha inviato armamenti in Ucraina, oltre ad aver inviato, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, il personale militare.
In questi ultimi giorni, la situazione è incandescente perché la Corea del Nord è passata ai fatti, facendo saltare in aria tratti stradali e collegamenti con la Corea del Sud. Questo sviluppo ha portato gli stati ad esprimere il loro punto di vista.
La Cina, da parte sua, ha chiesto di evitare “un’ulteriore escalation” nella penisola coreana, mentre è certo che la Russia, in virtù del trattato di mutua difesa che la unisce alla Corea del Nord, sarebbe dalla parte di quest’ultima, proprio basandosi sull’accordo firmato a giugno da Vladimir Putin e da Kim Jong Un.
Come riportato da huff post, il ministro degli Esteri della Corea del Nord ha definito la nuova squadra di monitoraggio delle sanzioni contro il suo paese “illegale e illegittima” e ha avvertito che i paesi che ne fanno parte, Italia compresa, che dovranno “pagare un prezzo elevato”.
Sono undici i paesi, tra cui Corea del Sud, Stati Uniti e Italia, che stanno per lanciare un nuovo meccanismo congiunto per monitorare le violazioni alle sanzioni da parte della Corea del Nord, come ha annunciato il ministero degli Esteri di Seul, e questo è avvenuto dopo la decisione della Russia, lo scorso marzo, di porre il veto al rinnovo del gruppo di esperti Onu che monitorava le sanzioni internazionali ai danni di Pyongyang, mettendo fine alla supervisione ufficiale delle sanzioni imposte per i programmi nucleari e di armamento vietati del Nord.