Caso Ramy Elgaml: nuove rivelazioni sul video cancellato e la posizione del testimone
Si apre una nuova fase nell’indagine sull’incidente che ha causato la morte di Ramy Elgaml, il giovane coinvolto in un tragico inseguimento con i Carabinieri. Le ultime rivelazioni, depositate dai legali dei due militari coinvolti, stanno mettendo in discussione le ricostruzioni ufficiali e potrebbero avere ripercussioni significative sull’intera vicenda.
Nuove analisi e dubbi sulla presenza del testimone
Gli avvocati Michele Apicella e Pietro Porciani, difensori dei due carabinieri indagati per falso ideologico, frode processuale e depistaggio, hanno presentato una memoria alla Procura di Milano. Al centro delle contestazioni, la posizione del testimone chiave, che avrebbe ripreso con il cellulare l’incidente e le operazioni di soccorso. Secondo la difesa, i dati GPS e le analisi temporali dimostrano che l’uomo si trovava almeno 290 metri lontano dal luogo dello schianto, precisamente presso il locale “Al 130 Beer&More” in via Ripamonti, a circa quattro minuti a piedi dalla scena.
Le immagini registrate dal suo telefono, infatti, risulterebbero essere state riprese tra le 04:02:58 e le 04:03:08, ovvero prima dell’incidente, e mostrerebbero solo le operazioni successive, non l’inseguimento o l’impatto stesso. Questo elemento potrebbe essere decisivo, poiché mette in discussione la credibilità delle testimonianze che avevano sostenuto la presenza del testimone sul luogo al momento dello schianto.
Contraddizioni nelle testimonianze e messaggi chat
Un altro aspetto che alimenta i dubbi riguarda alcune discrepanze tra le dichiarazioni del testimone e le analisi tecniche. La difesa evidenzia che i dati estrapolati dal telefono del testimone divergono da quelli forniti dal consulente nominato dalla Procura, suggerendo possibili incongruenze.
Inoltre, i messaggi di chat inviati dal testimone a un amico rafforzano l’ipotesi che egli sia arrivato sul luogo dell’incidente solo successivamente, e non fosse presente al momento dello schianto. Tra le comunicazioni, si legge di aver iniziato a registrare video dopo aver sentito il botto e di aver cercato di rianimare Ramy, ma anche di aver spento il cellulare subito dopo il rumore, suggerendo una presenza post-incidente.
Implicazioni legali e prospettive future
Se le nuove evidenze venissero confermate, potrebbero cambiare radicalmente il quadro accusatorio. Le ipotesi di depistaggio e frode processuale, finora al centro dell’indagine, potrebbero essere smontate, lasciando aperta la possibilità di un’archiviazione del procedimento o di un riesame delle accuse nei confronti dei militari.
L’intera vicenda si arricchisce di un elemento di grande rilevanza: la possibilità che i video e le prove digitali siano stati considerati utili o meno sulla base di interpretazioni soggettive, e non di elementi concreti. La Procura dovrà ora valutare attentamente tutte le nuove analisi e testimonianze, per fare chiarezza su quanto realmente accaduto quella notte.
Un caso che continua a scuotere l’opinione pubblica
Il caso di Ramy Elgaml ha suscitato un forte clamore mediatico e sociale, alimentato dall’immagine di un giovane vittima di un incidente che ha coinvolto le forze dell’ordine. La vicenda ha acceso un dibattito sulla trasparenza delle indagini e sulla responsabilità delle forze dell’ordine in situazioni di emergenza.
Con le nuove rivelazioni, si apre uno spiraglio di possibile revisione delle versioni ufficiali, che potrebbe portare a una diversa interpretazione dei fatti. La magistratura avrà il compito di valutare con attenzione tutti gli elementi raccolti, per fare piena luce su una notte che ha segnato profondamente la città di Milano.