Meloni conquista Trump: accordo sui dazi in vista e canale Ue-Usa riaperto

Missione compiuta per la premier italiana Giorgia Meloni, che ha portato a termine un importante risultato nella sua visita negli Stati Uniti, consolidando il ruolo di Italia come attore protagonista nello scenario internazionale. Dopo settimane di tensioni e negoziati, Meloni ha incontrato personalmente Donald Trump, un faccia a faccia che si è concluso con un passo storico: l’impegno di Trump a favorire un accordo commerciale tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea.

L’esito positivo dell’incontro ha rappresentato una svolta significativa: Trump ha dichiarato con entusiasmo che “l’accordo con l’UE si farà al 100%”, elogiando Meloni con parole mai usate prima nei confronti di un leader europeo. “Ha fatto un ottimo lavoro, è una persona speciale, rispettata da tutti”, ha affermato il tycoon, anche con frecciate indicative nei confronti di Macron e Sánchez, suggerendo un allineamento più vicino tra Washington e Roma.

Un obiettivo principale è stato raggiunto: lo sblocco del dialogo tra Washington e Bruxelles. Trump ha accettato di incontrare Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, a Roma, su invito della stessa Meloni. La compattezza personale e politica tra i leader ha evitato la necessità di trattative solitarie dell’Italia, rafforzando la posizione di Meloni come mediatrice e ponte tra le grandi potenze.

Questa vittoria diplomatica si traduce in un “credito” che la premier potrà spendere a Bruxelles, ad esempio richiedendo che le spese militari dell’Italia, portate al 2% del PIL come richiesto dalla NATO, siano considerate scorporabili dal Patto di Stabilità, dando maggiore flessibilità alla gestione economica del paese.

Sul tavolo delle trattative anche temi strategici come il gas, la Cina e la difesa europea. Meloni ha confermato l’intenzione di aumentare gli acquisti di GNL americano, mentre Trump ha ribadito la necessità che l’Europa spenda di più per la difesa, evidenziando un fronte comune sulla questsione. Riguardo alla Cina, Trump ha mostrato una certa disponibilità a trovare un accordo, pur chiedendo unità europea, consolidando così il ruolo di mediatrice dell’Italia tra le grandi potenze.

Sul fronte interno europeo, Meloni ha rafforzato la sua posizione grazie al sostegno del PPE e di figure come Manfred Weber, consolidando il peso dell’Italia nel dibattito continentale. La visita a Washington si inserisce in una strategia più ampia di rafforzamento del ruolo dell’Italia nella geopolitica globale, dimostrando capacità di agire come figura centrale nel contesto internazionale.

Nonostante l’apertura al dialogo, il rischio di una nuova escalation sui dazi non è del tutto scongiurato: Trump ha ribadito di sentirsi “imbrogliato” dagli attuali rapporti commerciali, ma la volontà di mantenere un filo di dialogo rappresenta un cambio di passo fondamentale per stabilizzare i rapporti transatlantici e ridurre le tensioni.

Ora la palla passa all’Europa: Bruxelles dovrà mostrarsi compatta e pronta a cogliere questa occasione storica. L’Italia di Meloni si conferma protagonista sulla scena mondiale, grazie a una strategia che combina diplomazia, sfruttando la leva politica europea, e capacità di mediazione tra grandi potenze globali. Il ruolo della premier si rafforza non solo in Italia ma anche nel teatro internazionale, segnando un punto pesante nella partita geopolitica del nostro tempo.

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