Trump, crollo nei sondaggi dopo i dazi: i numeri

Negli ultimi giorni, l’ex presidente Donald Trump si è trovato al centro di una tempesta politica, segnata da un drastico calo nei sondaggi che potrebbe avere ripercussioni significative sul suo futuro politico e sull’intero Partito Repubblicano. Le motivazioni alla base di questa flessione sembrano essere legate alla sua recente e controversa politica commerciale, in particolare all’introduzione di dazi universali sulle importazioni.

La Decisione Sui Dazi e Le Reazioni Internazionali

La mossa di Trump di imporre dazi globali ha scatenato un’immediata reazione da parte dei mercati finanziari e dei governi stranieri. Sebbene Trump abbia comunicato di aver fatto marcia indietro sulla propria decisione in risposta a “pressioni amichevoli” da parte di alcuni leader mondiali, è evidente che la gestione della questione dazi ha sollevato forti critiche e ha portato a un crescente scetticismo tra gli elettori, anche tra i suoi sostenitori storici.

Gli ultimi dati emersi dall’indagine di YouGov per l’Economist confermano la gravità della situazione: il consenso attorno a Trump è crollato di 14 punti percentuali in poche settimane. Questo calo, ben più marcato rispetto ai 5 punti registrati dopo i primi mesi del suo primo mandato nel 2017, è un chiaro segno di insoddisfazione verso la sua gestione economica, un tema di cruciale importanza per l’elettorato americano.

Critiche Interno al Partito e Malcontento Economico

Una delle zone di crisi più preoccupanti è rappresentata dalla perdita di fiducia degli stessi repubblicani nella capacità di Trump di guidare l’economia. Le ultime valutazioni sulla sua leadership economica hanno visto un declino drastico, raggiungendo quota -7 nel sondaggio. Il 20% degli elettori repubblicani, che lo avevano sostenuto nelle passate elezioni, ha espresso disapprovazione sulle sue politiche economiche, mentre il 12% ha criticato la sua gestione su occupazione e crescita.

Un sondaggio condotto dall’Università del Michigan ha rivelato un aumento dell’ansia tra gli elettori conservatori riguardo alla direzione economica del paese, un ulteriore segnale di malcontento in crescita.

Tagli al Bilancio Federale e Discussione sulle Politiche di Austerità

Le preoccupazioni economiche non sono limitate ai dazi. Trump ha spinto per tagli drastici al bilancio federale, complici anche il suo ministro del Tesoro e il suo stretto legame con Elon Musk. Queste misure di austerità hanno gravemente colpito i programmi di sostegno per l’agricoltura, un settore cruciale per molti elettori repubblicani, in particolare quelli delle zone rurali, dove le politiche di Trump iniziano a generare un malcontento tangibile.

L’Importanza del Voto Indipendente e Le Prossime Elezioni

Mentre il sostegno tra la base repubblicana rimane relativamente solido, con il 92% degli elettori favorevoli a Trump, la vera sfida per il presidente è conquistare e mantenere i voti degli elettori indipendenti. Questi “swing voters” hanno un ruolo cruciale negli esiti elettorali e la loro crescente insoddisfazione potrebbe influenzare pesantemente le elezioni di mid-term imminenti. Un eventuale allontanamento di questi elettori potrebbe compromettere il controllo repubblicano al Congresso e far sfumare l’immagine di “onnipotenza” che Trump ha cercato di mantenere.

La Prospettiva Futura: Tra Sfide e Opportunità

Attualmente, il calo nei sondaggi non sembra intaccare la forza carismatica di Trump tra i suoi sostenitori. Eventi affollati e manifestazioni, come quella alla finale della UTC di Miami, continuano a dimostrare la sua popolarità. Tuttavia, la sostenibilità di questa immagine di potere dipende fortemente dalla capacità della sua amministrazione di affrontare e risolvere le sfide economiche che stanno influenzando in modo negativo il sentimento degli elettori. Se non ci sarà un miglioramento tangibile, il futuro politico di Trump potrebbe rivelarsi più incerto del previsto.

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