Aveva ucciso una donna, esce dal carcere e ne aggredisce così altre tre: follia in Italia

Pisa – Due giovani studentesse, di 23 e 21 anni, hanno denunciato di essere state aggredite nel centro di Pisa da un uomo incappucciato che le avrebbe punzecchiate alle natiche con una siringa mentre passeggiavano. I fatti sono avvenuti tra il 18 e il 19 gennaio e i racconti coincidenti delle ragazze, ancora sotto shock, hanno dato avvio a un’inchiesta da parte delle forze dell’ordine.

L’aggressore, descritto come un uomo di mezza età, ha colpito le due studentesse all’improvviso per poi dileguarsi, scatenando la preoccupazione nella comunità. La polizia ha subito preso in considerazione questa denuncia, ricollegandola a un episodio simile avvenuto nel settembre scorso, quando una donna di 30 anni era stata vittima dello stesso tipo di aggressione.

Le indagini si sono concentrate su Simone Baroncini, 50 anni, residente a Volterra, già noto alle forze dell’ordine per un passato tragico e inquietante. Baroncini era stato condannato a 16 anni di carcere per il femminicidio di Vanessa Simonini, una giovane donna uccisa nel 2009 a Gallicano, nel Lucchese. La vittima era stata strangolata dopo aver rifiutato di intraprendere una relazione sentimentale con lui.

Durante la perquisizione della sua abitazione, gli agenti hanno rinvenuto un ago da siringa nascosto sotto il letto, così come gli abiti indossati durante le aggressioni. Inoltre, sul cellulare di Baroncini, gli investigatori hanno trovato foto scattate di nascosto a giovani donne per strada e conversazioni in cui chiedeva consigli su come iniettare sostanze in modo non doloroso.

Simone Baroncini è ora accusato di violenza sessuale. Le indagini proseguono non solo per chiarire se ci siano altre vittime di questo inquietante comportamento, ma anche per verificare la natura delle sostanze eventualmente presenti nelle siringhe utilizzate durante le aggressioni.

Il caso ha riaperto una ferita dolorosa nella memoria collettiva, riportando alla luce l’omicidio di Vanessa Simonini. Questa tragica storia, che ha segnato profondamente la cronaca nera italiana, continua a suscitare indignazione e tristezza, mentre la comunità si stringe attorno alle giovani vittime di questo nuovo attacco.

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