Sondaggi: numeri chiari, e per qualcuno è notte fonda
Con il giro di boa della XIX legislatura ormai superato, i sondaggi nazionali portano alla luce un quadro politico in continua evoluzione. L’ultima Supermedia di YouTrend/Agi, infatti, evidenzia un significativo rafforzamento della maggioranza di governo, mentre l’opposizione sembra lacerata da divisioni interne.
Centrodestra in Crescita
Il centrodestra, guidato da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati, si attesta a un impressionante 48,5% delle intenzioni di voto. Questo rappresenta un aumento di quasi cinque punti percentuali rispetto al 43,8% ottenuto durante le elezioni politiche del 2022. Il recente successo è il risultato di un trend positivo già emerso durante le elezioni europee del 2024, dove la coalizione aveva raggiunto il 47,4%.
Potenti forze politiche che sostengono il governo attribuiscono questo consenso a dati economici incoraggianti e al recente miglioramento del rating di S&P, che ha smentito le previsioni più pessimistiche espresse dall’opposizione. “La realtà ha contraddetto molte delle profezie catastrofiche“, affermano fonti vicine all’esecutivo, evidenziando come le politiche attuate stiano dando frutti tangibili.
Un Campo Progressista in Difficoltà
Dall’altro lato, il fronte progressista, composto da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra, registra un incremento più modesto, raggiungendo il 40,4% rispetto al 38,1% delle scorse elezioni. Tuttavia, dietro a questo apparente miglioramento si celano problemi significativi: la coalizione odierna non coincide con quella di due anni fa e le divergenze tra Pd e 5 Stelle rendono complessa l’eventualità di un fronte unito contro il centrodestra. La mancanza di una strategia condivisa potrebbe rivelarsi un ostacolo insormontabile nelle prossime tornate elettorali.
Declino del Terzo Polo
Sotto i riflettori anche il Terzo Polo, formato da Azione, Italia Viva e +Europa, che mostra un preoccupante calo: dal 10,6% del 2022 si scende al 7,8% attuale. Questo declino non solo solleva interrogativi sulla solidità della proposta politica e della sua leadership, ma evidenzia anche le tensioni interne che hanno contrassegnato questo schieramento. A metà legislatura, i dati parlano chiaro: l’elettorato sembra premiare la stabilità, mentre le narrazioni di un “malcontento crescente” non trovano riscontro nei fatti.