La scoperta di Striscia gela gli italiani, lo compriamo tutti: buttatelo immediatamente

Striscia la notizia, tg satirico di Canale 5, ideato da Antonio Ricci, è un appuntamento fisso per un sacco di italiani che hanno modo di vedere delle inchieste davvero molto interessanti, presentate da inviati irriverenti ma al tempo stesso molto sagaci, capaci di scovare sempre nuovi altarini. Da anni e anni, il programma smaschera truffe, raggiri, incastra i malviventi.

Inoltre, mette in guardia gli italiani, dissuadendoli dal consumo di alimenti che potrebbero provocare rischi impressionanti per chi li ingerisce o, nel caso che vi mostreremo, mettere a rischio specie animali.

Andiamo  con ordine. Sappiamo quanto Striscia abbia a cuore i suoi telespettatori e, oltre a mostrare servizi più leggeri, volti a strappare un sorriso ad essi, da’ loro delle dritte preziose, affinché non adottino comportamenti lesivi della loro salute e di quella altrui.

Oltre alle rubriche più soft, riguardanti i vip e in generale il gossip, sono le inchieste che incuriosiscono ,specie quelle più agghiaccianti,  che lasciano il segno nei fan del tg satirico, dando il via ad un chiacchiericcio che non si placa sul web, così come non si placano le interazioni e condivisioni.

L’ultima scoperta di Striscia ha raggelato gli italiani e riguarda una cosa che comprano tutti ma che è da  buttare immediatamente. 

Un servizio incentrato sulla carne di squalo, quello che Striscia la Notizia ha portato nelle case e sotto gli occhi di milioni di italiani. Trattandosi di un animale a rischio estinzione,  si mira a salvaguardarlo, nonostante in tanti continuino a pescarlo e commercializzarlo.

Nel corso del servizio, è stato interpellato il  documentarista Marco Spinelli che si lasciato andare ad una confessione tremenda. Queste le sue esternazioni, in piena diretta tv:  “Se andiamo al ristorante e troviamo un trancio di verdesca o se andiamo al supermercato e compriamo un trancio di palombo noi in realtà stiamo mangiando squalo“.

A dar manforte a Marco ci ha pensato il fratello Andrea, affermato biologo marino, che ha fatto l’esempio del “fish and chips”,  largamente consumato in Inghilterra, dicendo:  “È costituito da carne di squalo, prima si utilizzava un particolare tipo di merluzzo ora pescato sempre meno“.

 

I due fratelli, proprio per distogliere dalla pratica della pesca e del commercio di carne di squalo, animale in estinzione, hanno messo a punto un’inchiesta-documentario,  dal titolo “Squalo predato”, dispensando preziosi consigli per i consumatori, in modo da che prestino attenzione ai nomi.

I due esperti hanno dichiarato:  “Si trova sotto nomi commerciali di diverso tipo, possono essere: palombo, verdesca, gattuccio, vitello di mare, smeriglio”. L’invito è quello  di  stare bene accorti su quello che mettiamo nel carrello e portiamo sulle nostre tavole. Grazie a Striscia la Notizia,  da anni, riceviamo contezza di casi davvero sconcertanti, proprio come questo, avendo la possibilità di evitare di comprare la carne di squalo.  A volte basterebbe un’informazione così dettagliata, per non incappare in errori, non credete?!

 

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