Lutto nel mondo del calcio, ci ha lasciato un grande: il suo ricordo indelebile

Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Leo Beenhakker, un allenatore olandese autore di una carriera straordinaria e di innumerevoli successi che hanno segnato la storia di questo sport. La notizia della sua scomparsa, avvenuta il 10 aprile 2025, ha suscitato un’ondata di commozione tra tifosi, giocatori e colleghi, ricordando il grande carisma e l’influenza indelebile che ha avuto nel panorama calcistico internazionale.

Nato a Rotterdam il 2 agosto 1942, Beenhakker ha intrapreso la sua carriera nel mondo del calcio in giovane età, scalando rapidamente le gerarchie fino a diventare uno degli allenatori più rispettati d’Europa. Tra i suoi primi successi spiccano le due vittorie nell’Eredivisie con l’Ajax nel 1980 e nel 1990, che hanno consolidato la sua reputazione di allenatore di talento.

Negli anni ’80, la sua carriera ha preso una piega internazionale quando ha assunto la guida del Real Madrid, dove ha ottenuto risultati straordinari vincendo tre campionati consecutivi tra il 1987 e il 1989, oltre a una Coppa del Re e due Supercoppe di Spagna. Questi trionfi hanno elevato ulteriormente il suo status, facendolo entrare di diritto nella storia del club spagnolo. Tuttavia, la sua esperienza non si è limitata ai club; ha avuto l’onore di guidare la nazionale olandese durante il Mondiale del 1990 in Italia, dove la squadra raggiunse gli ottavi di finale.

Ma il suo impatto non si è fermato ai Paesi Bassi e alla Spagna. Beenhakker ha avuto una carriera calcistica ricca di esperienze che lo ha portato a lavorare in Svizzera, Messico e Turchia. La sua versatilità lo ha reso un allenatore capace di adattarsi a culture calcistiche diverse, guidando anche le nazionali di Arabia Saudita, Trinidad e Tobago e Polonia. Con la nazionale di Trinidad e Tobago, ha raggiunto un traguardo storico: la prima qualificazione del paese per una Coppa del Mondo, nel 2006.

La filosofia di Beenhakker si è sempre ispirata al “calcio totale”, un approccio che enfatizza la versatilità dei giocatori e il controllo del possesso palla. Questa visione ha rivoluzionato il modo di giocare della sua squadra, insieme alla sua abilità di motivare e ispirare i giovani talenti, segnando un’epoca nel calcio moderno.

Fuori dai riflettori, Beenhakker ha continuato a contribuire al mondo del calcio anche dopo il ritiro dall’attività di allenatore, assumendo ruoli dirigenziali e consulenze tecniche. La sua carriera, costellata di riconoscimenti e onorificenze, testimonia il rispetto e l’ammirazione che ha saputo guadagnarsi nel corso degli anni.

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