Zelensky: “Le nostre truppe sono entrate anche nella regione russa di Belgorod”
Nella serata di ieri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivelato per la prima volta la presenza attiva delle forze armate ucraine nelle regioni di Belgorod e Kursk, in territorio russo. Questa dichiarazione segna un passo significativo nella strategia militare dell’Ucraina e rappresenta una risposta diretta all’invasione russa che ha devastato il paese dal febbraio 2022.
Durante un incontro con il comandante in capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, Zelensky ha ricevuto un rapporto dettagliato sulla situazione sul fronte. “Continuiamo a condurre operazioni attive nelle zone di confine, anche su territorio nemico, e questo è assolutamente giustificato: la guerra deve ritornare da dove è iniziata”, ha affermato il presidente, sottolineando l’importanza di mantenere la pressione sugli occupanti russi.
L’obiettivo principale di queste operazioni, come spiegato da Zelensky, è la protezione delle terre e delle comunità ucraine, in particolare nelle regioni vulnerabili di Sumy e Kharkiv. Le forze ucraine stanno lavorando per ridurre la pressione su altri fronti, in particolare in Donetsk, dove le operazioni russe continuano a essere intense. “Grazie al coraggio e alla resilienza dei nostri soldati nella regione di Kursk, siamo riusciti a diminuire la pressione su altre aree del fronte”, ha continuato Zelensky.
Il presidente ha anche evidenziato l’importanza di distruggere l’equipaggiamento russo e le linee logistiche utilizzate dalle forze occupanti, un compito cruciale per garantire la sicurezza dell’Ucraina e per ripristinare la sovranità del paese. Le operazioni nelle regioni di Belgorod e Kursk rappresentano quindi una strategia chiara per l’Ucraina: non solo difendere il proprio territorio, ma anche portare la guerra direttamente nel cuore dell’occupante.
Mentre le tensioni tra Ucraina e Russia continuano a crescere, la comunità internazionale osserva attentamente gli sviluppi sul campo. La dichiarazione di Zelensky potrebbe avere ripercussioni significative non solo sul conflitto in corso, ma anche sulle dinamiche geopolitiche nella regione.
