Morte Antonello Fassari, la reazione di Claudio Amendola
Claudio Amendola è visibilmente provato e affranto per la morte di Antonello Fassari, l’attore romano che ha condiviso con lui non solo l’esperienza televisiva de I Cesaroni, ma anche un legame umano profondo e sincero. La notizia della scomparsa di Fassari ha colpito l’intero mondo dello spettacolo italiano, lasciando un vuoto difficilmente colmabile tra colleghi e fan. Amendola, parlando all’Ansa, ha detto commosso: “Sarai per sempre mio fratello”. Parole semplici ma potenti, che racchiudono anni di lavoro, di amicizia e di vita condivisa.

La notizia era temuta ma non attesa. Lo stesso Amendola ha raccontato come il cast fosse al corrente della “malattia bastarda” che aveva colpito Fassari, ma nessuno era davvero pronto a dirgli addio. “Per me è un pezzo di vita che va via, è dura anche parlare”, ha confessato con la voce spezzata. Poi ha provato a stemperare la commozione con una nota teneramente ironica, immaginando il collega “borbottare da qualche parte lassù”, come solo lui sapeva fare.

Antonello Fassari, per il grande pubblico, resterà per sempre l’oste Cesare de I Cesaroni, figura ruvida ma affettuosa, capace di incarnare lo spirito di una Roma popolare e verace. Ma per chi ha avuto la fortuna di lavorare con lui, era molto di più: un artista profondo, un uomo generoso, un amico leale. Verdiana Bixio, produttrice della nuova serie “I Cesaroni – Il ritorno”, lo ha ricordato con parole dense di affetto e sgomento: “Siamo frastornati, increduli, addolorati… Era un grande attore e un caro amico”.

Il ritorno della popolare serie televisiva, una coproduzione Publispei-RTI attualmente in lavorazione dal 17 marzo, avrebbe dovuto accogliere anche Fassari. “Sapevamo che non stava bene, ma lo aspettavamo sul set sperando che ce l’avrebbe fatta”, ha spiegato Bixio. La sceneggiatura, scritta e diretta da Claudio Amendola, era già stata pensata come una sorta di omaggio al collega malato. Ora quel tributo diventa una dedica postuma, ancora più carica di emozione e significato.
La morte di Antonello Fassari lascia un senso di irreparabilità. Non solo per ciò che rappresentava artisticamente, ma per il tessuto umano che aveva intessuto attorno a sé. L’affetto che in queste ore si riversa sui social e nei comunicati ufficiali dimostra quanto fosse amato, stimato e rispettato. I Cesaroni tornano, ma con una ferita aperta che nessuna scena potrà rimarginare. Sarà impossibile non sentire la sua assenza tra quelle strade di Garbatella, dove il personaggio di Cesare ha scritto pagine indelebili della televisione italiana.