“Calunniatore non capisci un c***o”: scoppia la rissa senza precedenti tra Calenda e Travaglio in tv

La recente puntata di “Accordi e Disaccordi”, andata in onda su Nove, ha offerto agli spettatori un vero e proprio spettacolo di tensione e conflitto, con un acceso scontro tra Carlo Calenda, leader di Azione, e Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano. Il dibattito, che si è incentrato inizialmente sul conflitto in Ucraina e sul piano di riarmo europeo, è rapidamente degenerato in un confronto personale caratterizzato da insulti e accuse reciproche.

Un Confronto Atteso

La presenza di Calenda nello studio del programma, prodotto da TvLoft, aveva già suscitato grande attesa. Le posizioni opposte tra lui e Travaglio su temi geopolitici e militari promettevano scintille, e le aspettative non sono state deluse. La discussione si è infiammata rapidamente, in particolare quando Calenda ha criticato le dichiarazioni di Alessandro Orsini, editorialista del Fatto Quotidiano, apostrofandole come “sciocchezze”. Travaglio, a sua volta, ha difeso Orsini, affermando che “ha azzeccato tutte le sue previsioni”, dando il via a un botta e risposta serrato.

Insulti e Accuse

Nonostante gli sforzi del conduttore Luca Sommi di riportare l’ordine, il dibattito si è trasformato in una rissa verbale. Calenda ha definito Orsini “un propagandista russo”, provocando la reazione furiosa di Travaglio, che ha replicato: “Sei un trombettiere della Nato, un calunniatore!”. Il confronto ha preso pieghe sempre più caotiche, con insulti e accuse che volavano da una parte all’altra.

Travaglio ha accusato Calenda di “raccontare da tre anni che l’Ucraina vincerà la guerra”, mentre Calenda ha risposto ricordando le condanne per diffamazione del giornalista. L’altro ospite della serata, Mario Giordano, è rimasto in silenzio, sopraffatto dalla frenesia dello scontro.

Viaggi in Ucraina e Interpretazioni del Conflitto

Calenda ha cercato di rafforzare la propria posizione ricordando i suoi viaggi in Ucraina, ma Travaglio ha liquidato la sua esperienza con una frase tagliente: “Puoi essere andato in Ucraina duemila volte, ma non hai capito nulla di quello che sta succedendo”. Il dibattito si è quindi spostato sulle responsabilità dell’Occidente, con Travaglio che ha accusato Calenda di aver “illuso gli ucraini di poter battere la Russia senza soldati”.

Accuse di Totalitarismo

L’atmosfera si è ulteriormente surriscaldata quando Calenda ha accusato Travaglio di essere “un cultore dei totalitarismi”. La reazione del giornalista è stata immediata: “Pulisciti la bocca! Sei stato tu a sostenere i totalitarismi fino al 2022”. L’alterco ha raggiunto il culmine con un crescendo di epiteti e frecciate velenose, tra cui “poverino”, “spalla comica” e “cafone”. Lo scontro è proseguito fino alla pubblicità, con Travaglio che ha concluso con un sonoro “ma vergognati!” e Calenda che ha etichettato Giordano come “un cretino ebete”.

Un Duello Mediatico Indelebile

Questa puntata di “Accordi e Disaccordi” si preannuncia come uno degli scontri più memorabili della storia dei talk-show italiani. Il confronto tra Calenda e Travaglio ha messo in luce le profonde divisioni nel dibattito pubblico italiano riguardo a temi cruciali come il conflitto in Ucraina, ma ha anche evidenziato il livello sempre più aggressivo del confronto politico e mediatico nel Paese. Questo episodio, carico di tensione e polemiche, è destinato a rimanere impresso nella memoria collettiva come un esempio di come il dialogo possa trasformarsi in un’arena di scontro.

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