Meteo, ci siamo: arriva la Nina. Le ripercussioni sull’Italia
Ed eccoci giunti alla metà del mese di marzo, un mese caratterizzato da grossi colpi di scena che non ci stupiscono più, essendo ormai assodato che il meteo è sempre più imprevedibile e che tutto possa ribaltarsi in poche ore, in pochi minuti. Ma andiamo con ordine per capire cosa sta per succedere.
Questo weekend è caratterizzato dal sole, da temperature concilianti ma anche da forti raffiche di vento che stanno mettendo a dura prova la pazienza dei soggetti allergici a causa dei pollini esasperati.
Ma cosa accadrà prossimamente? Sono in moltissimi a chiederselo, specialmente chi si auspica l’arrivo della bella stagione, in modo da lasciarsi alle spalle il rigido inverno, il freddo, il gelo e il maltempo.
Dal momento che la tanto decantata primavera dovrebbe giungere, allietando le nostre giornate, sono in tantissimi a consultare quotidianamente le previsioni, a caccia di info utili e di eventuali colpi di scena, che sono sempre da preventivare, a causa dei cambiamenti climatici, responsabili di fenomeni meteo avversi ma anche molto curiosi, come avrete modo di constatare, continuando a leggere il nostro pezzo.
Ci risiamo, la Nina sta arrivando ma quali saranno le ripercussioni sull’Italia? Non ci resta che scoprirlo insieme in modo da rispondere alle tantissime domande che gli utenti, appassionati di meteo, vorrebbero rivolgere agli esperti del settore.
Nelle prossime settimane, assisteremo ad una fase meteo particolarmente dinamica e instabile, a causa de La Niña, un fenomeno climatico che apporta notevoli ripercussioni sulla circolazione atmosferica globale, Italia compresa.
Essa comporta un raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico centrale e orientale, e le masse di aria fredda , scendendo sino alle medie latitudini, determinato consistenti e frequenti sbalzi termici.
Ad aprile e maggio potrebbero verificarsi eventi meteo estremi, determinati dall’alternanza di fasi di caldo anomalo e improvvisi ritorni del freddo polare. Quindi, nei mesi che dovrebbero rappresentare il clou della stagione primaveribile, potrebbero verificarsi ondate di freddo tardivo, alternate a brevi periodi più mite, tutti caratterizzati da sbalzi termici improvvisi.
Ecco arrivare il colpo di scena: il bimestre aprile-maggio 2025 potrebbe risultare tra i più freddi e nevosi degli ultimi anni, con accumuli di neve superiori alla norma su molte aree del Nord Italia e dell’Appennino centrale e meridionale
La cosa non sorprende, in quanto già anni fa, La Niña ha comportato questa situazione. Nove anni addietro, molte città italiane furono interessate da piogge persistenti e un clima freddo per la stagione. Aprile 2018 fu molto piovoso, ragion per cui è innegabile che l’influenza del fenomeno sia forte, comportando sbalzi improvvisi, freddo tardivo e fenomeni meteorologici estremi. Dal momento che tutto può cambiare in un batter di ciglia, una cosa sembra assodata: Italia se la dovrà vedere con una primavera molto movimentata, tra periodi soleggiati, caldo precoce, che sembrerà quasi estivo e irruzioni di aria fredda che sembreranno un ritorno al rigido inverno.