Crosetto sul riarmo: “Forze armate servono anche a Conte e Schlein”

Il ministro della Difesa Guido Crosetto rilancia il dibattito sulla sicurezza nazionale, sottolineando l’urgenza di rafforzare la capacità difensiva del Paese in un contesto geopolitico sempre più instabile.

Durante il suo intervento a LetExpo 2025, il ministro ha chiarito che il suo obiettivo non è “riarmare l’Italia”, bensì costruire una strategia di difesa moderna e adeguata ai tempi, capace di garantire la protezione dei cittadini in caso di minaccia. “Il mondo è cambiato – ha affermato Crosetto – e ogni Paese europeo deve assumersi la responsabilità della propria sicurezza”.

Al centro del discorso, anche l’impegno a rispettare gli accordi con la NATO, portando la spesa per la difesa al 2% del PIL, obiettivo che secondo il ministro l’Italia non può più rimandare. “Siamo fermi all’1,57% da troppo tempo”, ha dichiarato, anticipando che l’Alleanza Atlantica potrebbe alzare ulteriormente l’asticella già a partire da giugno.

Crosetto ha inoltre ribadito che la difesa non riguarda solo l’arsenale militare, ma anche la sicurezza cibernetica, la protezione delle infrastrutture e la capacità di risposta alle emergenze civili. “La difesa del Paese serve a chiunque. Anche a Conte o alla Schlein. Tra l’altro, la difesa italiana è una delle difese che ha anche più capacità al di fuori di quelle militari, perché ogni volta che c’é una calamità i primi a correre sono sempre le divise italiane. E sono cose di cui dovremmo ricordarci, quando parliamo di difesa”.

Scontro politico con Schlein: “Servono scelte da statisti, non calcoli di partito”

Non sono mancate le frecciate al mondo politico. Il ministro ha criticato la decisione della segretaria del PD Elly Schlein di non sostenere il potenziamento della difesa, definendola “difficile da comprendere”. Richiamandosi a un celebre pensiero di Leonardo Sciascia, Crosetto ha invitato i leader di partito a mettere da parte le logiche di consenso per agire nell’interesse nazionale.

“Lavoro per l’Italia, non per ottenere un voto in più – ha detto – servono decisioni da uomini di Stato, non da ‘ominicchi’ o da opportunisti”.

“Putin smetta di bombardare, solo così si costruisce la pace”

Il ministro ha poi commentato anche l’ipotesi di un processo di pace in Ucraina, evidenziando che la palla ora è nelle mani del Cremlino. “L’Ucraina ha accettato di sedersi al tavolo, ora tocca a Putin dimostrare di voler davvero la pace. Il primo passo? Sospendere i bombardamenti almeno per 24 ore”.

Secondo Crosetto, l’Europa ha ribadito la propria disponibilità a sostenere ogni percorso diplomatico, ma la fine del conflitto passa dalle scelte concrete di Mosca.

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