Conte, scintille con Formigli: “Ora parlo io, Prodi è…”

Nell’ultima puntata di Piazzapulita su La7, il dibattito politico ha raggiunto toni incandescenti, con il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, protagonista di un serrato confronto con il conduttore Corrado Formigli. I temi in discussione – il piano di riarmo europeo, il ruolo degli Stati Uniti e i negoziati tra Russia e Ucraina – hanno acceso una vivace discussione, mettendo in evidenza le divergenze di opinione tra i due.

Il Nodo del Riarmo Europeo: Conte Contro Prodi

Uno dei punti cruciali dello scontro è stato il piano ReArm Eu, un progetto ambizioso che prevede un investimento di 800 miliardi di euro per rafforzare le capacità militari degli stati membri dell’Unione Europea. Mentre l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi ha definito questo piano come un passo necessario verso una difesa comune, Conte si è opposto con veemenza, sottolineando che senza una strategia condivisa, il riarmo non farà altro che accentuare le disuguaglianze tra i vari paesi.

“Se oggi partiamo con un piano di riarmo europeo senza una strategia comune, spenderemo male quei soldi e creeremo ancora più asimmetrie tra gli stati della UE. Francia e Germania ne usciranno rafforzate, mentre paesi come l’Italia resteranno indietro”, ha spiegato Conte, suggerendo che la vera cooperazione richiede una volontà politica genuina e non solo un accordo formale.

Formigli ha tentato di controbattere, sostenendo che la difesa comune potrebbe svilupparsi nel tempo, ma Conte ha ribattuto: “Non è qualcosa che può cadere dal cielo. Serve una vera volontà politica di cooperare”.

Le Provocazioni su Trump e la Replica di Conte

Durante il dibattito, Formigli ha tirato in ballo Donald Trump, ricordando il soprannome “Giuseppi” con cui l’ex presidente americano si era rivolto a Conte. Il conduttore ha insinuato che il leader del M5S avesse sempre evitato di criticare Trump, alimentando il sospetto di una sua simpatia verso il tycoon.

“Non è vero, ho più volte criticato Trump quando non condividevo le sue posizioni,” ha risposto Conte, difendendo la sua integrità e spiegando che, sebbene non condivida molte delle dichiarazioni di Trump, alcune affermazioni sul conflitto Russia-Ucraina meritano attenzione.

Scontro sul Conflitto Russia-Ucraina e Valori Occidentali

Il confronto si è fatto ancora più acceso quando Formigli ha chiesto a Conte di chiarire la sua posizione su una possibile soluzione di pace tra Russia e Ucraina. Conte ha criticato il modo in cui il dibattito pubblico affronta la questione, accusando il mainstream mediatico di appellarsi ai valori senza considerare le contraddizioni della politica estera occidentale.

“Parliamo di valori. Ma ci siamo accorti che gli Stati Uniti, da tempo, non rispettano il diritto internazionale? Non hanno mai firmato lo statuto della Corte di Giustizia Internazionale. Eppure, nessuno li critica per questo,” ha dichiarato Conte, sottolineando le incoerenze nelle posizioni di chi sostiene la superiorità dei valori occidentali.

Conte Rifiuta l’Accostamento a Salvini e Vannacci

Formigli ha provocato Conte associandolo a Matteo Salvini e al generale Vannacci, insinuando che le sue posizioni fossero allineate con quelle della destra sovranista. Conte ha risposto con fermezza, distanziandosi da tali accostamenti e ribadendo la sua condanna all’aggressione russa sin dal primo giorno del conflitto.

“Non ho nulla a che fare con loro. Io non sono mai stato filoputiniano e ho condannato l’aggressione russa all’Ucraina fin dal primo giorno,” ha affermato Conte, evidenziando che la sua coerenza lo distingue dalla destra.

Conclusione: Un Dibattito che Accende le Polemiche

Il faccia a faccia tra Conte e Formigli si è concluso senza un vero vincitore, ma ha sicuramente alimentato il dibattito pubblico su questioni cruciali. Conte ha smarcato se stesso da Prodi, criticato la strategia di riarmo dell’UE, messo in luce le contraddizioni della politica internazionale e respinto ogni accostamento alla destra populista.

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