Craniostenosi, l’annuncio degli esperti: ecco i sintomi

Come ben sappiamo nel mondo esistono tantissime patologie, per la maggior parte delle quali ad oggi fortunatamente abbiamo delle cure. Non per tutte le patologie ancora la scienza è arrivata ad una cura specifica ma sicuramente per molte di loro esistono dei rimedi.

Stanno colpendo moltissimo in queste ore ad esempio le dichiarazioni di Guenda Goria, figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria. La donna infatti ha raccontato che suo figlio quando aveva tre mesi si è dovuto operare in quanto aveva una patologia molto particolare, la craniostenosi.

Immediatamente le parole della Goria hanno fatto il giro di tutta Italia e creato ovviamente apprensione in chi ha un bambino molto piccolo. Le dichiarazioni di Guenda sono arrivate come un fulmine a ciel sereno e la situazione ci fa capire che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.

“Mio figlio è un miracolo perché prima ho avuto l’endometriosi e poi la gravidanza extrauterina a causa della quale mi hanno dovuto togliere una tuba” – così ha raccontato Guenda Goria parlando della patologia che ha colpito il figlioletto che non ha di certo trascorso un bellissimo momento essendo così piccolo.

La tensione per l’operazione è stata davvero tanta in quanto si è dovuto intervenire su un bambino molto piccolo. “Ad un certo punto c’è stato un ritardo, Mirko mi ha detto di fare il test, ma io non volevo perché pensavo di illudermi. Quando ho visto le due linee mi sono immobilizzata perché pensavo fosse qualcosa che non si potesse mai realizzare. Poi ne abbiamo fatto un secondo ed è stata un’emozione sconvolgente” – queste le parole di Guenda raccontando la sua gravidanza.

Ma i due non si aspettavano che di lì a poco avrebbero vissuto un incubo.

La craniostenosi è oggi una patologia molto studiata dalla scienza. Si tratta di una condizione che va a modificare la struttura del cranio. Accorgersene per tempo è molto utile in quanto permette di intervenire immediatamente sul fanciullo.

Una craniostenosi può essere un fenomeno isolato, senza cause apparenti, oppure la conseguenza di alcune particolari disturbi genetici come ad esempio sindrome di Crouzon o la sindrome di Apert. Se il cranio ha questa condizione può non crescere in modo corretto causando disturbi al bimbo.

Sappiamo benissimo che la testa è la parte del corpo dove abbiamo più ossa in assoluto, solo in testa ne abbiamo tra le 22 e le 28 ossa e queste fanno a costituire appunto la chiusura del cranio, il quale apparato osseo protegge il cervello. Il cranio è suddiviso in eurocranio e splancnocranio. Nel primo ci sono gli occhi e l’encefalo, nel secondo le mandibole, mascelle, zigomi e osso nasale.

Il cranio quindi nella craniostenosi può andare incontro alla chiusura prematura di più strutture craniche e questo può creare moltissimi fastidi, come ad esempio alla vista. Le strutture craniche si chiudono solitamente attorno ai 20 anni. Tra i sintomi troviamo mal di testa persistente, con momenti più intensi al mattino e alla sera, problemi di vista (visione doppia, visione sfocata, visione annebbiata ecc.); vomito; irritabilità; occhi gonfi; Difficoltà nel seguire il movimento degli oggetti; Problemi d’udito; Problemi respiratori ;Alterazioni dello stato mentale; papilledema e disturbi epilettici.

La diagnosi della condizione si effettua tramite esami non invasivi come TAC o raggi. Si può intervenire a seconda della gravità dei casi o con una terapia mirata oppure come nel caso del figlio della Goria con intervento chirurgico che oggi si effettua anche con tecniche mininvasive.

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