Papa Francesco, le parole del cappellano dell’ospedale Gemelli sono un colpo al cuore

Papa Francesco è  ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dal 14 febbraio 2025, a causa di una polmonite bilaterale, e le sue condizioni continuano a tenere in apprensione milioni e milioni di fedeli, sparsi per il mondo, anche perché il decorso della patologia, in  queste due settimane, è stato molto variabile.

Al primo spiraglio di luce, dopo la prima crisi respiratoria, ne sono conseguite altre tre, che hanno richiesto nuovamente la ventilazione artificiale e questo, logicamente,  continua a tenere il mondo col fiato sospeso, trattandosi del successore di Pietro, dell’uomo più importante in assoluto della nostra comunità ecclesiastica, in una condizione molto grave che potrebbe evolvere drasticamente da un momento all’altro.

Le condizioni del pontefice sono molto delicate e, di ora in ora,  si attendono nuovi aggiornamenti direttamente dallo staff medico che ha in cura Bergoglio o dal Vaticano, come è già accaduto in queste due lunghe settimane.

Che il Papa sia amatissimo è indiscutibile, ragion per cui  continuano le veglie di preghiera,  chiedendo l’intercessione della Madonna affinché il pontefice arrivi ad una completa guarigione, lasciandosi alla spalle quest’incubo ad occhi aperti che sta vivendo.

Ora è il cappellano del Gemelli, struttura d’eccellenza in cui Papa Francesco è ricoverato, a rompere il silenzio, e le sue parole sono un colpo al cuore per tutti noi.

Il Papa,  solo poche ore fa,  ha dovuto fronteggiare  due episodi di insufficienza respiratoria acuta, che hanno richiesto interventi medici tempestivi, ragion per cui le sue condizioni continuano ad essere molto critiche.

A rompere il silenzio è stato don Nunzio Currao, cappellano del Gemelli, in cui il pontefice è ricoverato.  Nel corso della messa dell’ora di pranzo, ha precisato che  i fedeli continuano a pregare affinché il Papa guarisca.

Ha descritto il momento vissuto da Papa Francesco come un’opportunità di profonda comunione con Cristo e con tutti coloro che soffrono, non solo fisicamente, ma anche nel cuore e nell’anima. Ma  come sta Bergoglio? Il cappellano ha dichiarato: “Questi sono giorni di prova per il Papa, ma sono anche giorni di speranza e di fiducia nel Signore“.

Don Nunzio ha rimarcato quanto sia indispensabile pregare per tutti i medici che si stanno prendendo cura di Francesco, trattandolo alla pari di tutti gli altri pazienti, senza fare distinzioni. I medici non sono diversi  da quelli che  si occupano degli altri ospedalizzati, dunque. Il cappellano ha invitato a pregare per tutti gli operatori sanitari, affinché il Signore sostenga il loro compito, molto ardio.

Per il momento, dalla Sala Stampa della Santa Sede fanno sapere che  Papa ha dormito tutta la notte e ora prosegue il riposo, che ha  ripreso la ventilazione ad alto flusso utilizzando i naselli per l’ossigeno e  che continua la terapia e la fisioterapia respiratoria. Per ora, le  sue condizioni sono stabili.