Ora legale 2025, ecco quando spostare le lancette e tutte le conseguenze

E’ la convenzione delle convenzioni, ragion per cui fa discutere e divide l’opinione pubblica. Stiamo parlando dell’ora legale, che ha una lunga storia alle spalle, ragion per cui è doveroso andare indietro nel tempo per ricostruirla in modo preciso, anche perché il suo non è stato un percorso lineare, omogeneo, come avrete modo di vedere e, ad oggi, è chiacchieratissimo.

I ben informati sanno che è stata  adottata  per la prima volta nel 1916 per il risparmio sull’illuminazione, alimentata ai tempi a carbone,  e non sono mancate le polemiche, anche molto forti.

I lavoratori scesero in piazza, in diverse città italiane, per mantenere l’ora solare ma  nel  1966 l’ora legale è stata ripresa in maniera stabile  nel nostro Paese.

Da ormai parecchi anni, c’è chi vorrebbe l’ abolizione del cambio d’ora in Italia,  pressata dai  paesi del Nord Europa, data la loro posizione geografica, in quanto nei  mesi estivi questi paesi non vedono un particolare beneficio nel cambio dell’ora, che conviene di più ai paesi del Mediterraneo, dunque anche all’Italia.  Sta di fatto che il passaggio dall’ora solare a quella legale continuerà in Italia.

Ma quando tornerà l’ora legale? Quando andranno spostate le lancette e con quali conseguenze?

Quando tornerà l’ora legale in Italia? La data da annotare è quella  tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025. Nella notte, dobbiamo spostare le lancette in avanti di un’ora, dalle 2:00 alle 3:00 e questo nuovo orario  resterà sino  alla notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, quando ritornerà l’ora solare.

Certamente l’ora legale, stando ai suoi sostenitori, ha molti vantaggi, in primis quello del risparmio energetico e a dircelo è Terna, parlando di un risparmio di luce artificiale di ben  10 miliardi di kWh dal 2004 al 2020,  che tradotto in termini economici è di  1 miliardo e 720 milioni di euro.

Le giornate sembrano allungarsi, le ore di luce regalano momenti da trascorrere all’aria aperta tra una passeggiata tra i sentieri, a contatto con la natura, una corsetta, un giro in bici, questo si ma l’ora legale  sembra preoccupare chi ne vorrebbe l’abolizione, in particolare per via dell’alterazione del ritmo circadiano.

 

Il ritmo sonno- veglia, alternato dalla convenzione delle convenzioni, comporterebbe, secondo i detrattori dell’ora legale, una serie di brutti sintomi psico-fisici come  stanchezza, sonnolenza, debolezza, affanno e sbalzi d’umore .

E non è tutto poiché l’arrivo dell’ora legale, tra chi non la sopporta, comporterebbe un aumento dei sinistri stradali, un calo  dell’attenzione a lavoro e addirittura un aumento degli infarti e dei gesti estremi. Come ovviarli a loro dire? Estendendo l’ora solare a tutto l’anno. Come sempre, con l’arrivo di marzo, torna il dilemma ora legale si o ora legale no? E voi, cosa ne pensate?  Siete favorevoli o meno alla sua abolizione? Ditecelo nei commenti, se vi va, in modo da capire qual è il vostro punto di vista in merito.