Polmoniti, è boom di ricoveri: 150mila in ospedale, 9mila decessi

La polmonite bilaterale che ha colpito il nostro Papa Francesco, portandolo al ricovero al Gemelli, ha acceso l’attenzione degli esperti su questa grave patologia che, purtroppo,  sta producendo un boom di ospedalizzazioni.

I dati innescano una forte ondata di preoccupazione, in quanto l’influenza, che ha   colpito 17 milioni di italiani,  ha provocato una brusca impennata dei casi di  polmoniti, specialmente tra anziani e immunodepressi.

Sono stati  150mila, finora, i  ricoveri e 9mila i decessi per polmonite,  ragion per cui parliamo di una vera e propria emergenza che i medici  generici e gli specialisti stanno fronteggiando,  della quale vi parleremo nel corso del nostro articolo.

A farci il punto della situazione è il virologo Matteo Bassetti,  in modo da capire per quale motivo si è registrato questo boom, partito proprio   dall’ondata influenzale che ha colpito circa 17 milioni di persone che però non è l’unico fattore che ha intensificato  i casi, come avrete modo di vedere continuando a leggere il nostro pezzo,  alla luce degli ultimi dati statistici e studi.

Dal momento che  è stato registrato un boom di casi di polmonite, molti dei quali hanno provocato decessi, vediamo insieme cosa dicono gli esperti in merito, lasciando la parola proprio a Matteo Bassetti, che ci spiega, qual è la sintomatologia e come  contrastarla.

La polmonite colpisce in modo davvero pazzesco, negli ultimi giorni e, in particolare, i soggetti più a rischio sono gli anziani,  più esposti alle infezioni respiratorie, soprattutto se  hanno patologie croniche come diabete o patologie cardio-respiratorie.

In soggetti come questi, vedasi il nostro Pontefice, è molto più probabile che l’ influenza possa degenerare n polmonite, con un rischio più alto di ricovero ospedaliero. Parliamo di una vera e propria emergenza, se si pensa che l’assistenza territoriale è lacunosa in Italia,  dal momento che rischia di intasare gli ospedalieri, a causa della mancanza di medici a domicilio, dal momento che , oltre l’80% delle polmoniti potrebbe essere trattato a casa.

In questi giorni si sta assistendo ad un aumento delle infezioni virali e batteriche che stanno colpendo giovani e meno giovani, con forme di polmonite influenzale  che Matteo Bassetti non aveva mai visto. Proprio per questo, il virologo,  divenuto peraltro volto di spicco del piccolo schermo italiano, ha lanciato un monito.

In primis, è opportuno riconoscerne i sintomi che sono febbre alta, brividi, tosse (secca o con catarro), difficoltà respiratoria e dolore al petto. Essa può provocare  affaticamento, mal di testa e perdita di appetito. Negli anziani può manifestarsi con confusione mentale e sonnolenza, mentre nei bambini con difficoltà nell’alimentazione. La polmonite, lo ricordiamo, può essere batterica, virale o atipica, e va tempestivamente trattata per evitare che possa degenerare, portando a complicazioni serie e, nella peggiore delle ipotesi, al decesso.

Bassetti ha ribadito l’importanza dei vaccini contro influenza e pneumococco  nel  prevenire molte forme di polmonite,  sebbene ad oggi, vengano impiegati ancora troppo poco.   Se venissero utilizzati in modo giusto, verrebbe evitato il sovraccarico ospedaliero.