Pensioni, la fantastica notizia per Marzo 2025

E’ sempre stato un nodo dolente, quello delle pensioni nel nostro paese, attorno al quale, il governo Meloni, sin dal suo insediamento, ha cercato di fare chiarezza. Purtroppo veniamo da un periodo buio sul fronte economico, con i conti depauperati e una situazione gravosa sulle famiglie italiane.

Non è andata meglio per chi un traguardo, quello pensionistico, lo ha raggiunto. Se pensiamo che la loro posizione sia migliore, ci sbagliamo perché il malcontento, in tutti questi anni, è cresciuto, dando il via ad una serie di polemiche peraltro anche molto forti. Non è facile per chi ha lavorato una vita, con enormi sacrifici, trovarsi con un cedolino davvero stringato.

Che non siano più i tempi di una volta è cosa nota ma possiamo dirvi che qualcosa di davvero molto interessante sta per accadere e questa volta si tratta di liete notizie, quelle che abbiamo sempre sperato e che pensavamo non potessero arrivare.

Siamo ormai quasi arrivati a marzo 2025, quest’anno sta galoppando troppo in fretta e con il mese della primavera,  di risveglio della natura, arriveranno anche delle meravigliose news per tutti gli italiani pensionati, in modo da far tirare loro un sospiro di sollievo dopo una serie di vicissitudini, dalla pandemia, alla guerra tra Russia e Ucraina, che li hanno messi duramente alla prova.

Non ci resta che vedere insieme qual è questa fantastica notizia riguardante le pensioni.

L’Inps, ossia il nostro Istituto Nazionale di Previdenza sociale, con messaggio n. 755 del 20.2.2024, attuativo dell’articolo 5, comma 1, lettera a), della legge 9 agosto 2023, n. 111, ha fatto delle importanti comunicazioni riguardanti i pensionati. 

Nel suddetto messaggio, dal titolo “Delega al Governo per la riforma fiscale”, l’Istituto Nazionale di Previdenza sociale ha introdotto disposizioni in materia di  Irpef, ossia di imposta sul reddito sulle persone fisiche, aventi effetti per il periodo di imposta 2025, comunicando che applicherà le nuove aliquote sulle pensioni e sulle prestazioni di accompagnamento a pensione assoggettate alla tassazione ordinaria ai fini IRPEF, a partire dal pagamento delle rate relativi alla mensilità di marzo 2025.

 

 

A partire dam mese di marzo 2024, dunque tra una manciata di giorni, saranno conguagliate anche le differenze relative alle mensilità di gennaio 2024 e febbraio 2024.

L’adeguamento ha effetto anche sugli assegni straordinari del credito ordinario e cooperativo.  La riforma prevede che il cd. “trattamento integrativo”, ossia 1.200 annui per i contribuenti con redditi annui non superiori ad euro 15.000, che spetta a condizione che l’imposta lorda determinata sui redditi di lavoro dipendente e assimilati sia superiore all’ammontare della detrazione per tipo di reddito di cui all’articolo 13, comma 1, lettera a), del TUIR, quest’ultima diminuita dell’importo di 75 euro rapportato al periodo di lavoro nell’anno.

L’Inps ha chiosato dicendo che, con tale disposizione, viene garantita la corresponsione del trattamento integrativo ai soggetti titolari di prestazioni riconducibili, per natura, ai redditi da lavoro dipendente, alle stesse condizioni previste dalla disciplina del Tuir, ossia APE Sociale, prestazioni di accompagnamento all’esodo, pensioni integrative, pensioni complementari .  Nel cedolino di marzo 2024, vi è una nota che recita: “Da questa mensilità la tassazione viene applicata sulla base degli scaglioni IRPEF del d.lgs. 216/2023”.