È deceduto il piccolo Cesare, la sua storia ha commosso l’Italia intera
Uno scatto in bianco e nero, uno sguardo furbetto, un sorriso che contagia. Questo era il piccolo Cesare, che ci ha lasciati troppo in fretta. Il suo volto, la sua storia , sono rimbalzati di sito in sito, lasciando i lettori senza parole.
Poteva essere nostro figlio, nostro nipote, ma Dio lo ha chiamato con se’. Un’intera comunità si è stretta, in queste ore, attorno ai familiari, alle prese con un lutto devastante. Un’ondata di messaggi carichi di vicinanza, è in corso.
Tanti coloro che hanno voluto dire addio a Cesare, a riprova di quanto la nostra penisola sappia essere unita anche dinnanzi alle news più brutte e sconcertanti che mai si vorrebbero sentire, proprio come questa.
I genitori, stanno affrontano le ore più buie, quelle del distacco terreno. Non potranno più abbracciare, curare, veder crescere il loro adorato figlio. E’ un qualcosa che va contronatura, che non si può accettare. La scomparsa di un bambino, prima di chi gli ha donato la vita, lascia un vuoto incolmabile nei loro cuori.
Il piccolo Cesare non ce l’ha fatta, è deceduto e la sua storia ha commosso milioni di italiani. Ripercorriamola insieme, certi che resterete senza parole da cosa ha vissuto questo bambino nella sua brevissima e straziante esperienza sulla nostra terra.
Cesare “Cece” Zambon, aveva solo 6 anni ed era originario di Conegliano .in provincia di Treviso. Il piccolo era affetto da neurofibromatosi, una patologia genetica rara che porta alla formazione di diverse forme neoplastiche. Col tempo, le stesse avevano reso il bimbo cielo.
Purtroppo, dopo l’aggravamento delle sue condizioni , che avevano comportato il trasferimento della famiglia al Gaslini di Genova, è arrivata la notizia tremenda dell’addio. Mamma Valentina, su Facebook , ha salutato il figlioletto così: “Ciao Cece del mio cuore, sei stato coraggioso, senza paura, fino alla fine. Circondati dal nostro amore, grazie agli angeli del guscio, sei andato via da questa vita a cui tu hai dato tanto, senza chiedere niente. Ti ho fatto una promessa: non essere arrabbiata con questa vita. E ce la metterò tutta per far si che il mio cuore urli solo cose belle in tuo nome. Tu ora vai, finalmente libero! Corri Cece, veloce come la luce, braccia aperte e vai…”.
Valentina aveva voluto raccontare in un libro la storia del figlio e oggi, in tantissimi, compreso il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, hanno voluto dedicare dei messaggi di addio a lei e alla sua famiglia.
A dedicargli un cuore nero, sulla pagina Instagram, anche il cantautore Samuele Bersani, ricordando il coraggio di Cesare e in tantissime sono state le riflessioni degli utenti, in queste ore così concitate. Cesare era diventato ormai il “figlio” e il “nipote” di migliaia di persone e la sua patologia, la neurofibromatosi, che colpisce una persona su circa 3500-4000, ora è più conosciuta.
La sua passione per gli animali aveva portato i genitori a prendere un allevamento amatoriale Labrador Retriever riconosciuto Enci e il suo insegnamento rimarrà nel cuore di tutti noi a riprova di quanto i limiti siano i nostri, nelle nostre teste. Un insegnamento che dovrà durare per sempre.