Bosco della droga, Salvini: «Alla stazione ferroviaria di Rogoredo torna la polizia»
La droga è, per il ministro dell’Interno Matteo Salvini, «la principale emergenza italiana». Il leader della Lega ne ha parlato dopo avere incontrato, venerdì mattina, il prefetto di Milano Renato Saccone per fare il punto su alcuni dossier aperti nel capoluogo lombardo, primo tra tutti il boschetto della droga di Rogoredo. Un tema “caldissimo” da diversi anni, su cui molte istituzioni lavorano.
In merito a questo, Salvini ha annunciato che la Polfer avrà di nuovo uno spazio all’interno della stazione ferroviaria di Rogoredo. Tornerà insomma quel presidio fisso in stazione che, da più parti e da tanto tempo, veniva chiesto. «Il ripristino del presidio della Polfer, che verrà riattivato al termine dei lavori di ristrutturazione dei locali previsto per fine aprile, segna un ulteriore passo avanti per la sicuerzza del quartiere», commenta Paolo Guido Bassi, anche lui leghista e presidente del Municipio 4, presente all’incontro tra Salvini e Saccone.
Da Salvini anche l’incoraggiamento a proseguire con il presidio socio-sanitario già avviato, che viene gestito dall’Ats sotto la supervisione della prefettura. «Dal punto di vista del controllo del territorio e dell’ordine pubblico, Milano è all’avanguardia», ha poi esteso il raggio il vice-premier: «Oltre ai 90 agenti della Polizia di Stato già arrivati tra il 2018 e il 2019 posso portare in dote ai miei concittadini il fatto che l’organico della questura a pieno regime avrà quasi 500 agenti in più. E quindi il mio compito è portare uomini e accendere telecamere. Abbiamo investito decine di milioni di euro: scuole sicure, strade sicure, sono contento di quello che il governo sta facendo per Milano che è un modello di collaborazione tra istituzioni».