Meloni furiosa: ‘’Hanno oltraggiato l’Italia intera’’. Lo sfogo della premier

A meno di due giorni dal Giorno del Ricordo, la foiba di Basovizza, situata a Trieste, è stata oggetto di un atto vandalico che ha suscitato forte indignazione tra le autorità e la comunità locale. Sui muri del sito commemorativo sono apparse scritte in lingua slava, tra cui “Trst je naš” (“Trieste è nostra”) e “Smrt fašizmu sloboda narodu” (“Morte al fascismo, libertà al popolo”). Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per identificare gli autori di questo gesto inaccettabile.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso una ferma condanna, sottolineando che Basovizza è “un luogo sacro, un monumento nazionale, da onorare con il silenzio e con la preghiera”. Meloni ha descritto i vandalismi come un oltraggio non solo alla memoria delle vittime delle foibe, ma anche all’intera nazione, definendo l’accaduto “un atto di gravità inaudita, che non può restare impunito”.

Anche Lorenzo Fontana, Presidente della Camera, ha manifestato il proprio sdegno, definendo l’atto “grave e intollerabile” e un’offesa profonda alla memoria storica del Paese. Fontana ha sottolineato come questo gesto rappresenti un oltraggio alla sofferenza di chi ha vissuto il dramma delle foibe.

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso “forte indignazione e ferma condanna” per questo “ignobile gesto”. Ha evidenziato che si tratta di un oltraggio non solo alle vittime delle foibe, ma anche ai valori di rispetto, memoria e unità che il Giorno del Ricordo intende preservare. Piantedosi ha assicurato che i responsabili saranno individuati e perseguiti con la massima severità.

La foiba di Basovizza, riconosciuta come monumento nazionale nel 1992, rappresenta un simbolo delle tragiche vicende legate alle foibe e all’esodo giuliano-dalmata. Il Giorno del Ricordo, celebrato il 10 febbraio, è dedicato a commemorare le vittime di questi eventi storici, richiamando l’attenzione sull’importanza di preservare la memoria e affrontare il passato con rispetto e dignità.

L’atto vandalico di Basovizza ha riacceso il dibattito sulla memoria storica e sull’importanza di riconoscere e onorare le sofferenze del passato. Le autorità e la comunità locale si uniscono nel richiedere giustizia e nel ribadire l’importanza di proteggere i luoghi simbolo della memoria collettiva.