Caso Almasri, Giorgia Meloni: “Ho fatto solo il mio dovere”
In un momento di forte tensione politica, Giorgia Meloni ha scelto di mantenere il focus sulle priorità del governo, distaccandosi dalle critiche mosse dalle opposizioni riguardo alla gestione del caso del generale libico Almasri, espulso dall’Italia dopo un arresto su mandato della Corte penale internazionale dell’Aja. La premier ha commentato la situazione con un tono deciso, affermando che quando il dibattito politico scende a toni grossolani, è solo un segno che le opposizioni stanno svolgendo il loro lavoro, ma che non devono aspettarsi intimidazioni da parte sua.
Durante la giornata, Meloni ha dedicato il suo tempo a riunioni cruciali, senza entrare nel merito delle polemiche interne. Tra i suoi impegni c’è stata una discussione sul piano carceri e una riunione focalizzata sulla riqualificazione di diverse periferie degradate, da Rossano a Scampia. Attraverso il suo staff, la premier ha ribadito che le accuse non la influenzeranno e ha sottolineato l’importanza di agire nell’interesse nazionale.
A Palazzo Chigi, a meno di 24 ore dagli attacchi dell’opposizione, si percepisce un clima di distacco. Fonti vicine alla premier hanno dichiarato che non c’è motivo per Meloni di andare in Parlamento per difendersi, poiché “gli atti di governo sono stati spiegati in modo ineccepibile”. Anche le voci circa un possibile procedimento della Corte dell’Aja contro l’Italia, rapidamente smentite, non hanno scosso la posizione della premier, che ha affermato di aver semplicemente fatto il suo dovere.
Il governo sta preparando un chiarimento ufficiale sui punti poco chiari del mandato di cattura internazionale riguardante Almasri. Da fonti riservate, emerge l’ipotesi che ci sia stato un errore nella gestione del rimpatrio, il quale avrebbe potuto essere condotto “con maggiore discrezione”. Tuttavia, si preferisce mantenere un registro comprensivo, riconoscendo che anche i funzionari più esperti possono incorrere in imprecisioni, soprattutto quando si opera in tempi ristretti.
In questo contesto, Meloni continua a resistere alle pressioni politiche, mantenendo la sua agenda governativa al centro del dibattito, mentre le opposizioni cercano di capitalizzare su un caso che ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza e delle relazioni internazionali dell’Italia. Gli italiani, come sottolineato dalla premier, saranno i giudici finali di questa situazione.