Caso Almasri, Renzi e Vespa botta e risposta infinito: “Sanno qualcosa”

Un acceso dibattito è emerso tra Matteo Renzi e Bruno Vespa a seguito delle recenti affermazioni del noto giornalista riguardo al rimpatrio del generale libico Almasri. Durante la trasmissione “Cinque Minuti”, Vespa ha affermato che “in ogni Stato si fanno cose sporchissime, anche trattando con i torturatori, per la sicurezza nazionale”, suscitando immediatamente reazioni di disapprovazione, in particolare da parte di esponenti dell’opposizione come Sandro Ruotolo del Partito Democratico.

La risposta di Vespa non si è fatta attendere. Rivolgendosi a Ruotolo, ha suggerito di chiedere chiarimenti a Marco Minniti e Nicola Latorre, ex membri del PD che hanno gestito questioni legate alla sicurezza nazionale. “Sul generale Almasri, i governi Renzi e Gentiloni sanno certamente qualcosa”, ha insistito Vespa, insinuando che ci siano informazioni riservate riguardanti il caso.

Italia Viva ha prontamente replicato alle affermazioni di Vespa. Enrico Borghi, presidente dei senatori del partito, ha utilizzato i social media per esprimere il suo disappunto: “Spiace constatare che Vespa è ormai il portavoce di Fratelli d’Italia. Gli accordi con la Libia non sono stati seguiti dal governo Renzi, ma dai governi successivi. Attendiamo le scuse del conduttore”.

In seguito, Vespa ha rilasciato una nota in cui ha ricordato che i tecnici italiani Bruno Cacace e Danilo Colonego, rapiti in Libia nel 2016 durante il governo Renzi, furono liberati grazie all’intervento della milizia Rada, di cui Almasri è il secondo in comando. “Se poi i tecnici sono stati liberati dalla Befana, mi scuso con Renzi”, ha ironizzato Vespa, alzando ulteriormente il tono della polemica.

Renzi, durante un’intervista a Metropolis su Repubblica, ha accusato Vespa di diffondere segreti di Stato e ha suggerito che qualcuno stia utilizzando il giornalista come portavoce per trasmettere informazioni riservate. “L’informazione che ha dato Vespa, io non la conoscevo”, ha dichiarato l’ex premier, sottolineando la gravità della situazione.

La risposta finale di Vespa è stata incisiva: “Le mie fonti sono giornalistiche. Se Renzi e Borghi dicono che si tratta di segreti di Stato, ne prendo atto. Ma tutti sanno che per liberare ostaggi bisogna trattare con gente sporca”. A questo punto, Renzi ha concluso la sua replica sui social con un’affermazione provocatoria: “Vespa che sta facendo una brutta fine dice che tutti i governi fanno cose sporche. Ma parla per te, le cose sporche le farai tu”.