“Ecco chi le ha tolto la vita”. Liliana Resinovich, ora cambia tutto, l’annuncio della sua amica poco fa
Tra i tanti casi di cronaca che negli ultimi anni hanno riempito il nostro Paese c’è sicuramente quello relativo a Liliana Resinovich, la pensionata scomparsa a dicembre 2021 e ritrovata senza vita a gennaio 2022 nei pressi dell’ospedale psichiatrico di Trieste.
Attorno ai fatti in questione aleggia un vero e proprio mistero, un giallo di cui ancora non si conosce la fine. Non c’è ancora nessun iscritto nel registro degli indagati anche perchè l’ipotesi investigativa più dibattuta resta quella che vede la pensionata aver compiuto un gesto volontario.
Ma si stanno cercando di capire anche altri particolari in quanto non convincono le modalità di ritrovamento del corpo, in quanto la testa era chiusa con dei sacchi. Si sono vagliate anche le posizioni del marito di Liliana, Sebastiano Visintin e del presunto amante e amico Claudio Sterpin.
I due uomini se ne sono dette di tutti i colori, ma per gli inquirenti i due non c’entrerebbero niente con il decesso della Resinovich. In molti credono che Liliana non si sia tolta la vita da sola ma che sia stata colpita da un’altra persona. Da chi ancora per il momento non si sa, le indagini sono complesse.
Indagini che richiederanno sicuramente altro tempo anche perchè le posizioni da vagliare sono tante. Innanzitutto c’è da capire che cosa ci facessero quei sacchi sul corpo della Resinovich.
Adesso però a parlare è stata una amica di Liliana che alla stampa nazionale ha riferito parole molto importanti.
Da quanto appreso dalla stampa nazionale in questi giorni stanno arrivando numerose testimonianze da parte di diverse persone che avrebbero conosciuto la Resinovich. In particolare adesso a parlare è una amica.
Costei si dice sicura delle sue parole a avrebbe anche indicato chi secondo lei avrebbe tolto la vita a Liliana. Sono in tante le persone infatti che sin dal primo momento hanno pensato che la povera pensionata fosse stata colpita da qualcuno, anche se l’ipotesi del gesto volontario ha tenuto per diverso tempo.
Gabriella Micheli è l’amica della Resinovich e secondo lei a togliere la vita alla donna è stato “un gruppo di persone all’interno del quale c’era sicuramente qualcuno che aveva nozioni mediche, si spiega solo così la gestione del cadavere e quello che è stato fatto. Chiediamo fin dall’inizio, con i familiari e altri amici, che ci sia una giustizia vera” – queste le sue parole.
La donna ha dichiarato poi che serve trovare chi ha colpito Liliana e i complici di costui o costei. Nel frattempo l’avvocato Nicodemo Gentile ha fatto sapere che nei prossimi giorni è attesa una clamorosa svolta sul caso.
In particolare ha dichiarato il legale ci sarebbe una “intercettazione ambientale nell’auto di Visintin“. Quest’ultimo pare che fosse in auto con un’altra persona nel marzo di 2 anni fa e parlerebbe dell’uso di un cordino, oggetto quindi simile a quello ritrovato sui sacchi dove chiusa Liliana.
“Il marito avrebbe consegnato agli inquirenti una ricostruzione smentita dall’intercettazione in parola e ritenuta traballante dagli stessi investigatori” – così conclude Gentile. Insomma una vicenda che forse presto potrebbe vedere la parola fine?