Miracolo di San Gennaro, ecco cosa sta succedendo
San Gennaro è il santo patrono della città di Napoli, ragion per cui la vocazione e l’amore dei partenopei nei suoi confronti è immenso, un connubio di emozioni, tradizioni, fede, sacralità, solennità. Il miracolo che lo vede protagonista è un mix di leggenda e storia, come ben noto, e in queste ore più che mai non si fa che parlarne.
Lo scioglimento del sangue contenuto in un’ampolla, all’interno della cappella a lui dedicata, si verifica o meno tre volte l’anno e i napoletani, durante le date del miracolo, esclamano sempre : “San Gennaro, aiutaci tu!”.
Una richiesta commovente, la loro, affinché, con la sua intercessione, possa proteggerli da tragedie di carattere personale o collettivo, come terremoti, alluvioni, pestilenze, pandemie, conflitti etc.
Se le tracce ematiche si sciolgono, questo è segnale di prodigio, quindi un buon segno mentre, al contrario, se questo non avviene, vuol dire che per la città sono in arrivo eventi nefasti, che si abbatteranno su di essa, cosa che, per chi crede, è già avvenuta svariate volte, nel corso dei secoli, in modo peraltro gravissimo, come noto.
A proposito del miracolo di San Gennaro, vediamo insieme cosa sta succedendo, proprio in questi minuti, a Napoli.
In tantissimi attendevano la liquefazione che purtroppo, oggi, lunedì 16 dicembre 2024, alle ore 10,03, non è avvenuta. Il miracolo di San Gennaro non è successo e questo, ovviamente, per tutti i napoletani credenti, è un brutto segno. Come riportato da fanpage.it, stamattina, il monsignor Vincenzo De Gregorio, ha preso tra le mani l’ampolla contenente il liquido, all’interno della Cappella del Duomo
Il grumo ematico è rimasto duro, nonostante il prelato abbia portato in processione le teca per diversi minuti , fino alle 10,17, girandola come prevede il rituale, tra tantissima gente accorsa per presenziare al miracolo, con gli occhi lucidi, di lacrime, pregando con enorme vocazione, tra storia, culto, leggende.
Non è detto che il miracolo non possa ancora compiersi nel corso della giornata, sebbene l’apprensione dei napoletani cresca, memori del fatto che negli anni in cui lo scioglimento non si è avuto, , come nel 1939 e nel 1940, sia divampata la Seconda guerra Mondiale e della partecipazione dell’Italia ad esso.
Dopo l’esposizione delle reliquie della teca del Santo, alle nove di stamattina, e la celebrazione del rito liturgico da parte del Monsignor Vincenzo De Gregorio , il capovolgimento dell’ampolla non ha dato il risultato sperato, sotto gli occhi sconcertati dei presenti e dei telespettatori., sal momento che l’evento è stato trasmesso in diretta tv e streaming su Canale 21.
L’ampolla resterà esposta per tutta la giornata nella cappella, tranne dalle 12,3 alle 16, mentre in serata sono previsti altri riti con i donatori. Alle 18,30 sarà celebrata la Santa Messa in Cattedrale e un’ora dopo, l’ampolla sarà riposta in cassaforte. C’è ancora tempo affinché il miracolo avvenga per cui queste sono ore davvero di tensione per i napoletani, memori di quello che il mancato miracolo sia in grado di generare. La storia docet.