Filippo Turetta condannato all’ergastolo, il primo commento di Gino Cecchettin: “Abbiamo perso tutti…”
Omicidio Giulia Cecchettin, è il giorno della sentenza per Filippo Turetta
Il giorno della sentenza per Filippo Turetta è arrivato: oggi, martedì 3 dicembre 2024, il 22enne padovano reo confesso dell’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin ha conosciuto la sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Venezia. Ricordiamo che la Corte d’Assise è un collegio cosiddetto misto perché si tratta dell’unico che comprende non solo i giudici togati, ma anche i cosiddetti giudici popolari che vengono estratti a sorte da un apposito albo nel quale ci si iscrive volontariamente.
La stretta di mano tra l’avvocato di Turetta e il padre di Giulia Cecchettin
Nell’aula del Tribunale di Venezia quest’oggi – come si legge su “Ansa.it” – vi è stata una stretta di mano tra Gino Cecchettin e l’avvocato Giovanni Caruso, il difensore dell’imputato Filippo Turetta. Si tratta di un gesto particolarmente significativo perché arriva dopo le polemiche successive all’arringa del legale di Turetta che, secondo quanto ritenuto dal padre di Giulia Cecchettin, Gino, aveva “umiliato la memoria di Giulia”. Il breve incontro tra l’avvocato e il papà della vittima si è tenuto poco prima dell’inizio dell’udienza che ha poi portato il collegio a riunirsi nella camera di consiglio per poi arrivare alla sentenza.
Le parole dell’avvocato di Turetta
Dopo il breve incontro e la stretta di mano tra Cecchettin e Caruso, quest’ultimo ha rilasciato questa breve dichiarazione: “Mi ha fatto molto piacere potermi chiarire”. Anche quest’oggi – come si legge su “Repubblica.it” – la famiglia di Giulia Cecchettin indossa una spilla con il volto della studentessa. Lo Zio di Giulia, Alessio, inoltre, si è appuntato anche un fiocco rosso.
Filippo Turetta, la sentenza della Corte d’Assise di Venezia
Nel corso del pomeriggio di oggi, martedì 3 dicembre 2024, la Corte d’Assise di Venezia era chiamata ad esprimersi sull’imputato Filippo Turetta in relazione all’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin ed ha condannato il 22enne all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, il sequestro e l’occultamento di cadavere. Esclusa l’aggravante della crudeltà e del reato di minacce.
Ergastolo per Filippo Turetta, il primo commento di Gino Cecchettin
Poco dopo la notizia dell’ergastolo per Filippo Turetta, è arrivato il primo commento di Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la giovane uccisa l’11 novembre del 2023 a Fossò, in provincia di Venezia: “Abbiamo perso tutti, come società”. Il padre di Giulia ha aggiunto che nessuno gli ridarà indietro Giulia e in questo momento non si sente né più sollevato né più triste rispetto a ieri. Chiaramente è stata fatta giustizia – ha aggiunto il papà di Giulia Cecchettin – ma dovremmo fare di più come essere umani. Gino Cecchettin, inoltre, ha aggiunto che la violenza di genere va combattuta con la prevenzione e non con le pene. Il padre di Giulia, inoltre, ha annunciato che continuerà a dedicarsi alla Fondazione.
Le parole della nonna di Giulia Cecchettin dopo l’ergastolo per Filippo Turetta
Dopo la sentenza della Corte d’Assise di Venezia che ha condannato all’ergastolo Filippo Turetta, sono arrivate anche le parole della nonna di Giulia, Carla Gatto, che ha sottolineato come non ci si possa di certo dire soddisfatti di una sentenza: “Noi abbiamo il nostro dolore e ce lo portiamo fino alla tomba”.