Addio, Italia: l’ex imbianchino ora vive da (ricco) Re. “Zero tasse, solo sole, vicino all’Italia: vi spiego come fare”
È fuga di massa dall’Italia. Le cifre, impressionanti, sono contenute nel Rapporto italiani nel mondo 2017 della Fondazione Migrantes: nel 2016, i connazionali espatriati sono stati 124.076, in crescita di oltre 16mila unità rispetto all’anno precedente. In totale, gli italiani che vivono all’estero ora sono più di cinque milioni. Meglio lasciare un Paese che offre poco lavoro e ancor meno prospettive, questo il succo della vicenda. E tra l’enorme mazzo delle persone in fuga c’è Pier Angelo Perazzi, 42 anni, piemontese, che da oltre un decennio vive alle isole Canarie, dove ha fondato il sito vivereallecanarie.com, società leader per i trasferimenti di persone e aziende nell’arcipelago spagnolo.
E, intervistato da Il Giorno, Perazzi racconta la sua (felicissima) esperienza: “L’Italia è solo un ricordo, nessuna nostalgia, mi creda. Qui si sta bene come nel nostro Sud negli anni Cinquanta, ma senza i problemi”. Ex imbianchino, poi cameriere, animatore, addetto alle pulizie e anche lavapiatti, “ho sempre lavorato, ma dovevo fare bene i conti per arrivare a fine mese”. Ma nel 2006 la scelta di cambiare vita: “Per chi volesse tentare la strada dell’impresa, come stavo facendo io (all’epoca faceva il geometra a Milano, ndr), era comunque molto difficile. Troppa burocrazia, troppe tasse, inefficienze e tante altre difficoltà”. Dunque, la fuga alle Canarie.
Ma perché proprio le isole spagnole? “Intano sono vicine solo 4-5 ore di volo. C’è un clima fantastico, il migliore al mondo – rimarca -: zero umidità, non ci sono fenomeni meteo clamorosi come i tornado. E poi siamo nella Ue, in Spagna”. Ma quello che definisce decisivo è “il regime fiscale: qui, quando va male, si paga il 20% sull’utile e l’Iva al 7%”. Un altro mondo, insomma. La svolta definitiva è arrivata una mattina, con “una folgorazione: avrei aperto un sito per aiutare chi come me voleva fare questo passo. Volevo mettere tutta la mia esperienza nelle mani di altri connazionali pronti a mollare tutto. Io avevo fatto da solo, loro si sarebbero avvalsi del mio aiuto”.