Ecco i cibi che non vanno mai riscaldati: “Diventano tossici” 

La cucina è un’arte, ma anche una scienza, non è raro infatti parlare di chimica del piatto. Ogni volta che cuociamo un alimento, avviene una trasformazione chimica che può alterare profondamente le sue proprietà. La cottura può migliorare il gusto, rendere alcuni ingredienti più digeribili e aumentare la disponibilità di alcuni nutrienti. Ad esempio, il licopene nei pomodori è più facilmente assimilabile dopo essere stato riscaldato. Tuttavia, non tutte le trasformazioni sono benefiche.

Molti alimenti subiscono un cambiamento di consistenza, sapore e persino valore nutritivo. Le proteine si denaturano, i carboidrati si gelatinizzano, e i grassi possono diventare meno stabili. Questo è il motivo per cui alcuni cibi diventano più invitanti dopo la cottura, mentre altri perdono parte del loro valore nutritivo. Pensiamo alle verdure: cuocendole si riduce la presenza di alcune vitamine termolabili, come la vitamina C.

Il modo in cui cuciniamo fa una grande differenza. Le tecniche di cottura ad alte temperature, come la frittura o la grigliatura, possono generare sostanze potenzialmente dannose, come gli acrilammidi. D’altro canto, la bollitura può portare a una perdita di minerali idrosolubili, che finiscono nell’acqua di cottura.

Ma non è solo la cottura iniziale a essere importante: il modo in cui trattiamo gli alimenti già cucinati può essere altrettanto cruciale. Riscaldare i piatti avanzati è una pratica comune, ma sei sicuro che sia sempre sicuro?

Alcuni alimenti, in particolare, subiscono trasformazioni pericolose quando vengono riscaldati una seconda volta. Non crederesti mai quali cibi nascondono rischi insospettabili

Alcuni alimenti possono diventare veri e propri pericoli per la salute se riscaldati. Lo afferma la dietista Harini Bala in un video su TikTok che ha attirato l’attenzione di molti. Tra questi cibi, uno dei più controversi sono gli spinaci. Questa verdura, apprezzata per il suo contenuto di vitamine e minerali, nasconde una sorpresa inaspettata: l’ossalico. Questo composto è innocuo se consumato crudo, ma una volta riscaldato può trasformarsi in una sostanza tossica che, se accumulata, aumenta il rischio di calcoli renali.

Gli spinaci contengono anche nitrati, che con il calore si convertono in nitriti. Questi ultimi sono composti chimici noti per il loro potenziale tossico. In quantità elevate, possono interferire con il trasporto dell’ossigeno e sono oggetto di studio per i loro effetti a lungo termine sulla salute. Inoltre, studi recenti hanno rilevato che le foglie di spinaci possono essere soggette a infestazioni di batteri come la listeria, un microrganismo che resiste anche a basse temperature e che può proliferare ulteriormente con un riscaldamento inadeguato.

Anche il , insospettabilmente, può diventare rischioso se riscaldato. Secondo Harini Bala, questa pratica permette l’attivazione di batteri dormienti presenti nella bevanda, oltre a compromettere il sapore, che diventa più amaro e sgradevole. Questa informazione potrebbe sorprendere molti, considerando che il tè è spesso riscaldato senza pensarci due volte.

L’alimento più pericoloso, però, è il riso. Harini Bala spiega che può essere riscaldato in sicurezza solo se è stato conservato correttamente: deve essere messo in frigorifero entro due ore dalla cottura e chiuso in un contenitore ermetico. Se lasciato a temperatura ambiente troppo a lungo, il riso può favorire la crescita del Bacillus cereus, un batterio che produce tossine responsabili di sintomi gastrointestinali come vomito e crampi addominali.

Un’altra curiosità riguarda il pollo, che in alcuni casi viene riscaldato più volte. Anche questo alimento, se non trattato con cura, può diventare un rischio. Le proteine del pollo si alterano al riscaldamento ripetuto, rendendolo più difficile da digerire. Inoltre, un’errata conservazione può favorire la proliferazione di batteri pericolosi, come la salmonella. Per evitare problemi, è essenziale seguire alcune regole di sicurezza alimentare: conserva gli alimenti correttamente, riscaldali una sola volta e assicurati che raggiungano temperature adeguate. A volte, evitare di riscaldare determinati cibi potrebbe essere la scelta più sicura per la tua salute.