“Ecco come vivrete fra 5 anni…” Bill Gates, la profezia allucinante sull’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale cambierà la vita di tutti noi nel giro di 5 anni. E’ l’ennesima profezia di Bill Gates, che sembra quasi una minaccia: delineando il futuro che ci aspetta in maniera molto netta, le parole del magnate sono chiarissime: “Amo ancora il software tanto quanto lo amavo quando Paul Allen ed io abbiamo fondato Microsoft. Ma, anche se è migliorato molto nei decenni successivi, per molti versi il software è ancora piuttosto stupido”. In un articolo scritto di suo pugno, Gates ha così immaginato come saranno le nostre vite di qui a qualche anno. Lasciandosi andare a delle previsioni che hanno allarmato tanti utenti, pronti a riversare tutte le proprie paure sui social.
“Nei prossimi cinque anni – ha scritto Gates – non dovrai utilizzare app diverse per attività diverse. Dirai semplicemente al tuo dispositivo, nel linguaggio di tutti i giorni, cosa vuoi fare. E a seconda della quantità di informazioni che scegli di condividere con esso, il software sarà in grado di rispondere personalmente perché avrà una ricca comprensione della tua vita”.
E ancora: “Nel prossimo futuro, chiunque sia online sarà in grado di avere un assistente personale alimentato dall’intelligenza artificiale che va ben oltre la tecnologia di oggi”. Gates ha dato così l’impressione di voler tirare la volata a Copilot, l’assistente che Microsoft sta portando nel mondo Windows. Lo stesso magnate, come riportato dal Corriere della Sera, ha accennato alle possibili controversie legate all’intelligenza artificiale, dalla privacy alla sicurezza, senza però sembrare troppo preoccupato.
Tra le profezie più note di Gates c’erano state, in passato, quelle legate al mondo della salute, un tema su cui la sua Fondazione investe da sempre somme ingenti. Già nel 2015 il magnate aveva detto: “Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone nelle prossime decadi, è più probabile che sia un virus altamente contagioso invece di una guerra. Non missili, ma microbi”. Tempo fa, invece, aveva sostenuto che dopo il Covid sarebbe arrivata una pandemia ancora peggiore.