Mi chiedi perché ho divorziato? Ok, ecco cosa è successo
La barzelletta è un conosciuta in tutto il mondo, seppur con varie sfaccettature, come breve racconto di tipo umoristico, che si propone di scatenare una reazione di ilarità nell’ascoltatore. Se in passato le barzellette erano raccontate soprattutto a voce nelle piazze o negli incontri tra amici, ed erano perciò strettamente legate alla forma orale, al giorno d’oggi diventano invece virali soprattutto sul web.
Si può dire senza dubbio che facciano parte della nostra cultura, poichè tramite esse è possibile raccontare indirettamente gli usi e i costumi di un popolo. Infatti, a suscitare l’ilarità ed il riso è proprio il fatto che si ponga l’attenzione su quelle contraddizioni della nostra società che viviamo quotidianamente. Con pochi click gli utenti se le passano in men che non si dica, strappando così un sorriso ad amici e conoscenti.
E’ pur vero che, limitandosi a leggerla da uno schermo, si perde inevitabilmente gran parte della capacità della barzelletta di far ridere: viene a mancare in tal caso la figura essenziale del raccontatore, talvolta dei veri e propri maestri che, con una certa mimica e lo stile recitativo, riescono a coinvolgere l’ascoltatore e tenerlo con il fiato sospeso sino all’ultimo.
D’altronde noi italiani siamo maestri dell’arte della risata, grazie alla quale siamo sempre capaci di strappare un sorriso. Tra gli argomenti più gettonati che costituiscono la trama delle barzellette spiccano senz’altro quelli di natura licenziosa, con tanto di amanti ed equivoci tra coppie.
In queste ore sta girando sul web una barzelletta divertentissima che racconta della fine di un matrimonio. A raccontare l’accaduto è un uomo che svela un episodio molto imbarazzante e che lo ha portato a divorziare dalla moglie.
Oramai il divorzio è un fatto che non suscita più neanche tanto scalpore. A tal proposito le statistiche sono sempre più impietose: a naufragare è all’incirca un matrimonio su 2. I motivi che portano alla rottura delle coppie sono i più disparati, tanto da aver ispirato questo tipo di racconti umoristici.
Nella vicenda in questione, il protagonista decide di svelare ad un conoscente come mai la moglie ha deciso di lasciarlo. Era il giorno del suo compleanno e si aspettava che, almeno in famiglia, gli facessero gli auguri e lo coccolassero un po’. Invece si alza e nè la moglie e nè i suoi figli si ricordano di questa data speciale.
A lavoro non va neanche meglio, perchè neppure i suoi colleghi lo degnano di alcuna attenzione. Diventa perciò sempre più convinto che nessuno gli voglia bene e cade nella disperazione più nera. In realtà spunta poi improvvisamente una persona che si ricorda del suo compleanno: la sua segretaria. Quest’ultima, non appena lo vede, lo saluta esclamando: “Auguri, capo!”.
La ragazza lo invita poi a pranzare insieme e l’uomo è ben felice di trascorrere del tempo con l’unica persona che si è degnata di fargli gli auguri. Dopo un ora di chiacchiere e risate la segretaria lo invita a casa sua. “Ti dispiace se vado 5 minuti in bagno?“– le chiede la donna prima di allontanarsi.
A quel punto il nostro ‘eroe’ aspetta con impazienza il ritorno della sua avvenente segretaria, pronto a concedersi un po’ di divertimento. Dopo quei famosi 5 minuti la donna ritorna dal suo capo, ma non è più sola. Con lei ci sono la moglie dell’uomo, i suoi figli e tutti i suoi colleghi che subito esclamano: “Buon compleanno!”. Peccato che nell’attesa si era spogliato ed era completamente nudo sul divano.