“Chiamate i carabinieri”. Pomeriggio Cinque e La vita in diretta, aggredite le due inviate
Un grave episodio è avvenuto nella giornata del 10 ottobre, durante le puntate di Pomeriggio Cinque e La vita in diretta. Le due inviate dei programmi Mediaset e Rai hanno subito una vera e propria aggressione. Tanta paura per le giornaliste, ma anche per i conduttori Myrta Merlino e Alberto Matano che hanno temuto per l’incolumità delle due donne.
Inevitabile anche l’arrivo delle forze dell’ordine. Infatti, quando a Pomeriggio Cinque e La vita in diretta l’aggressione violenta alle inviate si è concretizzata, Matano ha esclamato: “Chiamate subito i carabinieri, io temo per l’incolumità della mia giornalista, questo non è immaginabile, io mi auguro che arrivi subito una pattuglia per la nostra collega e per l’altra giornalista. Ci sono due inviate che sono state aggredite fisicamente“.
Pomeriggio Cinque e La vita in diretta, aggressione per le due inviate
Le inviate di Pomeriggio Cinque e La vita in diretta sono rimaste vittime di un’aggressione da parte del santone di Miggiano (Lecce), Kadir, che ha strappato i microfoni dalle mani delle giornalista. E lui ha detto: “Io sono sempre calmo, siete stati voi che avete esagerato”. La giovane che vive assieme al santone se l’è presa con le due donne: “Siete delle vipere, siete voi due che volete manipolarmi”. Barbara Di Palma, inviata di Matano, ha aggiunto: “Tu sei solamente un violento“.
Le urla del santone e il fatto che abbia minacciato le due giornaliste ha provocato l’arrivo dei carabinieri. Alberto Matano ha subito detto alla sua inviata: “Ti prego di non avvicinarti a questa persona, che è violenta”. E la Di Palma ha effettivamente affermato: “Sono ancora un po’ agitata“. E il conduttore de La vita in diretta ha concluso: “Adesso la misura è colma, questo lo voglio dire. Io sono davvero molto preoccupato, mi auguro che vengano presi provvedimenti contro questa persona pericolosa”.
L’inviata de La vita in diretta ha ancora esclamato: “Abbiamo solo cercato di fare il nostro lavoro. I genitori della ragazza hanno paura che Kadir non faccia fare le analisi perché potrebbero uscire tracce di sostanze”.