Jovanotti, un lutto improvviso: “Ci mancherai tantissimo”
Jovanotti è uno dei più noti cantautori e rapper italiani, emerso sulla scena musicale alla fine degli anni ’80. Nato a Roma nel 1966, Jovanotti ha iniziato la sua carriera come DJ nelle radio locali, prima di approdare alla televisione e alla produzione musicale. Il suo stile iniziale era fortemente influenzato dalla cultura hip hop, con brani spensierati e ritmati che lo hanno reso popolare tra i giovani.
Il suo primo grande successo, “Gimme Five” del 1988, ha segnato l’inizio di una carriera straordinariamente variegata. Negli anni ’90, Jovanotti ha subito una notevole evoluzione artistica, allontanandosi dalle sonorità puramente rap per abbracciare un repertorio più ampio e profondo. Album come “Lorenzo 1992” e “Lorenzo 1994” hanno mostrato un artista in crescita, capace di trattare temi sociali, politici e spirituali. Canzoni come “Penso Positivo” e “Serenata Rap” sono diventate inni generazionali, con testi che parlano di amore, giustizia e ottimismo.
In questo periodo, Jovanotti ha anche esplorato sonorità funk, rock e world music, dimostrando una notevole apertura e versatilità musicale. La trasformazione spirituale e intellettuale di Jovanotti è evidente anche nei suoi testi, che col tempo si sono fatti più riflessivi e poetici. Con brani come “A te” e “L’ombelico del mondo”, ha mostrato una profonda sensibilità verso temi universali come l’amore, la vita e la connessione con il mondo.
Jovanotti ha spesso parlato della sua passione per la filosofia orientale, la meditazione e la natura, elementi che si riflettono nei suoi lavori più recenti. Il suo approccio alla musica è diventato una fusione di generi, culture e influenze globali. Il noto cantante romagnolo è noto non solo per la sua musica, ma anche per il suo impegno sociale e politico.
E’ di queste ore un clamoroso annuncio che ha sconvolto letteralmente tutti i fan del noto cantante e non solo. Un lutto improvviso che non lascia affatto indifferenti, ma che sta suscitando un’ondata di cordoglio in tutto il Paese. Ci ha lasciati all’improvviso e tra lo sgomento generale: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.
Era diventato noto anche grazie al docu-film “Il Viaggio di Sammy“, che raccontava la sua esperienza lungo la Route 66. Nel corso della sua vita ha ispirato molte persone con la sua forza di volontà e il suo impegno, e di recente aveva ricevuto un premio per il suo contributo nella categoria ‘Ambiente e Società’. Molte figure pubbliche hanno espresso il loro cordoglio per la sua scomparsa.
Sammy Basso, biologo veneto affetto da progeria di Hutchinson-Gilford, è deceduto a 28 anni il 6 ottobre 2024. Era noto per essere la persona più longeva al mondo con questa rara malattia genetica che causa un invecchiamento precoce. Sammy è stato colto da un malore improvviso mentre si trovava a cena con familiari e amici in un ristorante del Trevigiano.
Nonostante i tentativi di rianimazione, i medici non sono riusciti a salvarlo. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dall’Associazione Italiana Progeria, da lui fondata. Nato a Schio (Vicenza) il 1 dicembre 1995, Sammy si era laureato in Scienze Naturali presso l’Università di Padova e si era impegnato attivamente nella sensibilizzazione e divulgazione sulla sua patologia.
Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, e il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, hanno ricordato il suo coraggio e la sua determinazione, sottolineando il suo ruolo fondamentale nella sensibilizzazione sulla progeria e il suo straordinario esempio di vita. Anche il senatore Andrea Martella ha elogiato la sua tenacia e umanità, definendolo un testimonial di valore indiscusso.
Jovanotti, tra le persone che avevano un legame con Sammy, ha pubblicato un sentito tributo. Ricordando quando Sammy partecipava ai suoi concerti, Jovanotti ha elogiato la sua intelligenza, passione e humor, sottolineando quanto fosse una persona piena di vita nonostante la sua malattia. L’artista ha condiviso il ricordo di un momento sul palco con lui, esprimendo il suo profondo dispiacere per la sua scomparsa. Sammy Basso ha lasciato un’eredità indelebile nel campo della ricerca e della sensibilizzazione sulla progeria.